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Domenica, 28 Aprile 2024
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La (leggera) stretta sui contenitori monouso e il piano Ue per la Difesa

Atteso l'accordo finale sulla direttiva packaging, Bruxelles presenta il progetto per aumentare le spese militari. I popolari daranno il via libera alla candidatura di von der Leyen alla presidenza della Commissione

Next, la newsletter di Europa Today che vi racconta cosa succederà nella settimana europea a venire, a cura di Francesco Bortoletto e Alfonso Bianchi (per commenti, suggerimenti o critiche scrivete ad alfonso.bianchi@citynews.it).

In cima all'agenda

La battaglia per salvare le buste dell'insalata – Stati membri e deputati sono pronti a raggiungere un accordo su come riciclare (per non dire gettare in discarica) la famigerata direttiva sul packaging, uno dei provvedimenti più osteggiati dall'Italia in questa legislatura insieme alla direttiva sulla ristrutturazione delle case. Nel Trilogo di lunedì 4 marzo si attende un accordo finale sulla riforma che mira a ridurre le confezioni usa e getta di plastica e favorire il riuso dei contenitori.

Compromesso al ribasso – Già a novembre il Parlamento ha ceduto alle pressioni dell'industria e dei giganti del take-away ammorbidendo la sua posizione ed escludendo da divieto di confezioni monouso buona parte dei prodotti ortofrutticoli. Ha concordato poi obiettivi di riduzione delle confezioni di plastica piuttosto bassi (10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e 20% entro il 2040). Considerato che ogni europeo produce in media 188 chili di rifiuti da imballaggio l'anno, si tratta di aspirazioni poco incisive.

All'Italia non basta – L'Italia è tra i Paesi che sostengono che chi ha un alto livello di riciclo dei rifiuti (come noi) non deve puntare al riuso. Per questo è stata aggiunta un'eccezione per le nazioni che arrivano all'85% di rifiuti riciclati. Ma al nostro governo non basta e chiediamo più flessibilità sie nelle disposizioni di divieto di imballaggi monouso che nei target di riuso.

Industria europea della difesa – Martedì 5 marzo il commissario al Mercato interno, Thierry Breton, e l'Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, presenteranno la nuova strategia industriale per la difesa, di cui si parla da mesi e che a Bruxelles si spera possa rimanere una delle priorità anche per il prossimo Collegio (dove von der Leyen, se rieletta, vuole aggiungere un portafoglio della Difesa).

Più capacità militari - In sostanza, l'obiettivo è aumentare le capacità militari del Vecchio continente e la preparazione in caso di guerra, per non farci trovare (completamente) impreparati se dovessimo subire un'aggressione da parte della Russia di Vladimir Putin nel futuro prossimo. Stando alle anticipazioni, si tratterebbe di coordinare meglio gli sforzi degli Stati membri per incrementare la produzione domestica di armamenti e agevolare l'acquisto e la vendita da e verso Paesi terzi tramite appalti e ordini comuni.

Sì, ma con quali soldi? – Ora, per coprire questi sforzi straordinari nel campo della difesa, Bruxelles intende iniettare liquidità nel comparto industriale tramite il programma europeo di investimenti per la difesa (Edip nell'acronimo inglese). Martedì dovremmo scoprire più precisamente quali risorse saranno disponibili per questo capitolo di spesa, ma per ora sappiamo che il Fondo europeo per la difesa (dov'erano stati stanziati 7,2 miliardi nel 2020) è stato dotato di altri 1,5 miliardi con la revisione del bilancio comunitario di inizio febbraio. Lo scorso gennaio, Breton aveva dichiarato che l'obiettivo sarebbe dotare questo strumento di 100 miliardi, ma occorrerà del tempo per raggiungere il consenso politico necessario a mettere insieme una cifra del genere.

Altri temi caldi 

Riduzioni del consumo di gas – Al Consiglio Ue Energia di lunedì 4 marzo i Ventisette dovranno decidere come (e se) continuare con il piano di riduzione dei consumi di gas. Le misure di riduzione coordinata della domanda, con target del 15%, sono state adottate per la prima volta nel 2022 e sono state prorogate nel 2023 e scadranno il 31 marzo. Ora che la crisi sembra superata i governi punteranno a misure più leggere.

L'Ue ancora dipendente dalla Russia – La Lituana ha fatto mettere all'ordine del giorno una discussione sulla necessità di uno stop totale del gas russo in Europa, ma è un obiettivo impossibile al momento. "Dipendiamo ancora da Mosca anche se meno che in passato. Le importazioni di Gnl sono ancora lì, ci sono ancora molti contratti in vigore, anche se non è quello che vorremmo", ha ammesso un alto funzionario comunitario, secondo cui sul tema ci sarà una discussione ma non si prevedono azioni.

Gli amici del nucleare – In parallelo al Consiglio si riunirà a Bruxelles L'alleanza per il nucleare, il club dei sostenitori dell'energia atomica promosso dalla Francia e di cui fanno parte altri 13 Paesi del blocco (Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovenia, Slovacchia e Svezia) con l'Italia membro osservatore. In quell'occasione il ministro italiano dell'Energia, Gilberto Pichetto Fratin, avrà un bilaterale con il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire.

Bulgaria e Romania in Schengen – Al Consiglio Ue Affari interni di lunedì 4 marzo i ministri dei Ventisette discuteranno dell'allargamento dello spazio Schengen con la pratica di Bulgaria e Romania ancora sul tavolo. Lo scorso dicembre i due Paesi hanno via liberà per l'ingresso nell'area di libera circolazione, ma solo per quanto riguarda i confini aerei e marittimi, in quelli terrestri i controlli restano ancora. Sul punto non si attendono avanzamenti.

Patti sui migranti con Egitto e Mauritania - Si parlerà anche della dimensione esterna della gestione del fenomeno migratorio, e si farà un punto degli accordi in discussione con Paesi Terzi. Dopo il patto con la Tunisia l'Ue sta trattando anche con Egitto e Mauritania, ma le due pratica avanzano molto lentamente.

Trafficanti di esseri umani - Martedì 5 marzo il Consiglio Ue si riunirà invece nel formato Giustizia e discuterà la direttiva per contrasto del traffico di migranti. Piuttosto difficile sembra essere la definizione stessa di questo crimine contro cui si vogliono prevedere pene severe. "Stabilire dal punto di vista legale quale atto definirebbe il crimine di traffico di migranti si sta rivelando più complicato di quanto pensassimo", ha rivelato un funzionario Ue che sta lavorando al dossier.

Non criminalizzare le Ong - E complicata da concordare sembra essere anche la clausola umanitaria, quella che stabilisce le eccezioni per cui aiutare un migrante ad attraversare il Mediterraneo non costituisce un atto di traffico illegale ma un gesto umanitario, ed evitare così che le Ong vengano criminalizzate

Stop ai prodotti del lavoro forzato – Lunedì, i negoziatori di Parlamento e Consiglio Ue dovrebbero trovare in Trilogo l'intesa su un regolamento che bandisce la vendita in Ue dei prodotti confezionati tramite lavoro forzato. Si tratta di un dossier strettamente collegato alla direttiva sulla due diligence aziendale, che punta ad impedire alle imprese europee di rifornirsi da produttori esteri che non rispettano i diritti umani o danneggiano l'ambiente. Quest'ultima è stata recentemente bloccata dal Consiglio, dopo che era già stato raggiunto l'accordo in sede di trilogo. 

Trasferimento procedimenti penali – Mercoledì 6 si potrebbe invece trovare la quadra sulle regole comuni che disciplinano il trasferimento dei procedimenti penali tra gli Stati membri. L'obiettivo della normativa è quello di facilitare la cooperazione giudiziaria all'interno dell'Unione per prevenire i conflitti di giurisdizione, introducendo una procedura uniforme per tutti i Paesi. La proposta si limita alle richieste emesse riguardo a reati puniti dal codice penale, ma tali richieste potranno essere emesse per qualunque reato penale perseguibile nello Stato richiedente. Questo strumento costituirebbe un'alternativa al mandato d'arresto europeo, già esistente, quando questo non sarebbe possibile oppure sarebbe sproporzionato.

Spazio dei dati sanitari – Giovedì potrebbe arrivare l'intesa tra i co-legislatori sulla creazione del cosiddetto spazio europeo dei dati sanitari, cioè un sistema elettronico attraverso il quale gli Stati membri potranno condividere le cartelle cliniche dei pazienti e altri dati sanitari (ad esempio le prescrizioni di medicinali). Verrebbe inoltre consentito l'uso secondario di questi dati, in forma aggregata (cioè anonima), allo scopo di promuovere la ricerca e le altre attività di interesse pubblico e senza scopo di lucro. 

Cielo unico europeo – Più difficile, ma comunque possibile, sarà invece l'accordo sul regolamento che introduce il cosiddetto cielo unico europeo, il cui trilogo è in calendario per martedì 5 marzo. Le norme in questione mirano a riformare l'architettura del controllo del traffico aereo nell'Ue, modernizzandone la gestione per ridurre i ritardi, ottimizzare le rotte, tagliare i costi e abbattere le emissioni di CO2. Le discussioni sulla riforma del settore dell'aviazione vanno avanti da oltre un decennio: sono iniziate nel 2013, due legislature fa, e c'è chi spera che questa possa essere la luce in fondo al tunnel.

Il via libera ufficiale a Ursula – Tra mercoledì 6 e giovedì 7 marzo, il Partito popolare europeo (Ppe), che riunisce le forze politiche cristiano-democratiche di centro-destra (tra cui Forza Italia e la Cdu/Csu tedesca), terrà il suo congresso a Bucarest per lanciare la campagna elettorale in vista delle europee del prossimo giugno. Lì i Popolari adotteranno il loro programma e investiranno ufficialmente la propria "candidata di punta" per la guida della Commissione, cioè Ursula von der Leyen

Corsa solitaria - L'attuale capo dell'esecutivo comunitario si è candidata a febbraio per un secondo mandato, e stavolta sarà formalmente la spitzenkandidatin del Ppe (nel 2019, quando è stata nominata presidente, il candidato del suo partito era il capogruppo a Strasburgo Manfred Weber). Come nel caso del kandidat socialista, Nicolas Schmit, neanche von der Leyen avrà alcuno sfidante e dunque la cerimonia sarà sostanzialmente una formalità. 

Ancora nessun taglio dagli di interessi – Giovedì 7 marzo la Bce terrà una riunione sulla politica monetaria, ma non si attende dalla presidente Christine Lagarde un annuncio sul taglio dei tassi. È da settembre che Francoforte, dopo 10 aumenti, mantiene i tassi sui depositi al 4%, ma con l'inflazione in discesa molti responsabili politici cominciano a chiedere un tagli. Al momento sembra difficile che questo possa avvenire prima di giugno.

Trump incontra Orban - L'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e con ogni probabilità candidato repubblicano alle prossime elezioni, venerdì 8 marzo riceverà il primo ministro ungherese Viktor Orban al resort Mar-a-Lago in Florida

Consiglio Ue

Mercato interno e industria – Giovedì 7 marzo si riunirà a Bruxelles il Consiglio Ue Competitività nella formazione dedicata al Mercato interno e l'industria. Tra i temi principali all'ordine del giorno ci saranno il regolamento sui ritardi nei pagamenti, che fa parte del pacchetto di sgravi per le Pmi e prevede un limite massimo di 30 giorni per i pagamenti alle aziende ed elimina le ambiguità giuridiche. I ministri dei Ventisette discuteranno poi della relazione annuale sul mercato unico e la competitività pubblicata dalla Commissione e verranno informati sull'avanzamento di altre proposte legislative, quali la direttiva sulla due diligence, il regolamento sul divieto del lavoro forzato, lo strumento di emergenza del mercato unico e l'agenda per il turismo al 2030. 

Parlamento Ue

Donne nello sport - Alla vigilia della Giornata internazionale della donna, giovedì 7 marzo, la commissione per l'Uguaglianza di genere organizza un dibattito sulle donne nello sport oggi. Tra i temi trattati, l'eliminazione degli stereotipi di genere, gli scandali abusi e l'ottenimento di pari compensi finanziari e di status. Alla discussione parteciperanno le atlete olimpioniche Charline Van Snick del Belgio, la svedese Pia Sundhage e la polacca Katarzyna Zillmann.

Dazi all'Ucraina - La commissione Commercio internazionale approverà sempre giovedì 7 marzo la sospensione per un altro anno dei dazi e dei contingenti sulle esportazioni ucraine e moldave verso l'Ue, pensate in risposta all'invasione da parte della Russia. In seguito alle proteste degli agricoltori, l'esecutivo comunitario ha concesso esenzioni all'intervento per il pollame, le uova e lo zucchero provenienti dall'Ucraina nel caso in cui le importazioni superassero i volumi medi del 2022 e del 2023, per evitare invasione del mercato di prodotti a più basso costo.

Commissione

Tour italiano di Gentiloni – Il commissario all'Economia Paolo Gentiloni parteciperà a due eventi nel suo Paese natale lo stesso giorno, lunedì 4 marzo: "Impact now", organizzato dalla Human Foundation all'università Luiss di Roma, e "L'Italia e l'Europa di domani", organizzato da Repubblica presso l'università Bocconi di Milano.

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