rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Crimini di guerra / Ucraina

Mosca: "Nessun paziente nell'ospedale di Mariupol, era una base di Azov"

Il ministro degli Esteri Lavor ha giustificato così la decisione di bombardare la struttura. Secondo le autorità locali invece l'attacco ha ferito 17 civili e ne ha uccisi tre, tra cui un bambino

Un ospedale pediatrico è stato bombardato nella città ucraina di Mariupol, causando, secondo quanto riportato dalle autorità locali, 17 feriti e tre morti, tra cui un bambino. Dopo l'attacco, avvenuto nonostante il cessate il fuoco, il presidente ucraino ha accusato Mosca di crimini contro l’umanità e di star compiendo un vero e proprio genocidio. Ma il Cremlino si è difeso sostenendo che, all’ora del bombardamento, tutti i pazienti erano stati evacuati e che la struttura era diventata la base del battaglione Azov, un gruppo neonazista, originario proprio di Mariupol, inquadrato nella Guardia nazionale ucraina.

Interrogato sul bombardamento durante una conferenza stampa a seguito di colloqui in Turchia con il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha accusato i media occidentali di presentare solo il punto di vista ucraino. Lavrov durante l’incontro con i giornalisti ha poi promesso di discutere con le autorità competenti la questione di un corridoio umanitario da Mariupol.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato 18 attacchi a strutture mediche da quando l'invasione russa è iniziata e Ong e organizzioni internazionali sottolineano l'importanza di difendere i civili, in particolar modo i bambini. Catherine Russell, direttorice generale dell'Unicef, ha detto che "questo attacco - se confermato - sottolinea il terribile tributo che questa guerra sta imponendo ai bambini e alle famiglie dell'Ucraina”. Ha rinnovato l’appello dell’Unicef ad un "immediato cessate il fuoco” e ha esortato “tutte le parti a rispettare i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario per proteggere i bambini dalle violenze e per garantire che gli attori umanitari possano raggiungere in sicurezza e rapidamente i bambini in difficoltà”, ha infine concluso.

Il portavoce della Croce Rossa Internazionale Jason Straziuso ha detto che i corridoi di passaggio sicuro sono benvenuti ma devono essere ben pianificati, con dettagli concordati da tutte le parti, compreso il diritto di portare cibo, acqua pulita, forniture mediche e altre necessità. Tali garanzie sono vitali per luoghi come Mariupol, una città di 430mila abitanti sul Mar d'Azov, dove l'ufficio del presidente Volodymyr Zelenskyy ha detto che circa 1.200 persone sono morte durante i nove giorni di assedio.

Le autorità locali si sono affrettate a seppellire i morti delle ultime due settimane di combattimenti in una fossa comune in città. Gli operai avrebbero scavato una trincea lunga circa 25 metri in uno dei vecchi cimiteri della città e si sono fatti il segno della croce mentre spingevano i corpi avvolti in tappeti o sacchi.

In tutta la nazione, si pensa che siano stati uccisi migliaia di persone, sia civili che soldati, da quando le forze di Vladimir Putin hanno invaso il Paese. I funzionari occidentali hanno detto che le forze russe hanno fatto pochi progressi sul terreno negli ultimi giorni, ma hanno intensificato il bombardamento di Mariupol e altre città, intrappolando centinaia di migliaia di persone, con cibo e acqua che scarseggiano. I cessate il fuoco temporanei per permettere le evacuazioni sono spesso fallite, con l'Ucraina che accusa la Russia di continuare i bombardamenti. Ma il presidente ucraino Zelenskyy ha detto che 35mila persone sono riuscite a fuggire mercoledì da diverse città assediate.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mosca: "Nessun paziente nell'ospedale di Mariupol, era una base di Azov"

Today è in caricamento