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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Ogni giorno paghiamo 200mila euro di multe all’Ue. Ecco perché

Dai rifiuti in Campania alle fogne, le violazioni alle norme comunitarie ci costano caro: oltre mezzo miliardo dal 2011

Le procedure d’infrazione aperta con Bruxelles sono meno di quelle di Germania e Spagna. Ma il conto che paghiamo è salato, troppo. Considerato anche i problemi per cui siamo stati condannati e che non abbiamo ancora risolto, nonostante le multe. Dal 2011 a oggi, infatti, l’Italia ha versato all’Ue ben 550 milioni di euro per le sanzioni comminate in diversi settori, in particolare in quello dei rifiuti e delle acque reflue. Facendo un rapido calcolo, ogni giorno perdiamo quasi 200mila euro di risorse pubbliche. Svanite nel nulla per incapacità amministrativa o per scelte politiche contrarie alle norme comunitarie.

I rifiuti campani

Tra i casi più recenti c’è quello dei rifiuti in Campania: la condanna è del 2015 e l'Italia ha versato finora 151 milioni di euro. La sanzione si compone di un forfait di 20 milioni, cui si aggiunge una penalità fissa di 120mila euro al giorno. Che continueremo a pagare finché il sistema di raccolta dei rifiuti nella regione non rispetterà le richieste di Bruxelles (richieste più che legittime, dato che si tratta di norme a protezione dell’ambiente e della salute dei cittadini).

Discariche abusive e fogne illegali

Ci sono poi le discariche abusive, che l’Italia si era impegnata a bonificare già nel lontano 2007: a oggi, ne restano ancora fuori norma ben 52. Per le quali continuiamo a pagare circa 30 milioni di euro a semestre. Finora, abbiamo sborsato 204 milioni. 

Dai rifiuti alle fogne illegali: anche in questo caso, il problema è di lunga data. Per fortuna, la condanna è più recente e i costi per le sanzioni a carico del bilancio italiano ammontano a 52 milioni di euro. La brutta notizia è che l’elenco degli scarichi fognari non a norma Ue è lunghissima: ci sono altri 800 Comuni segnalati da Bruxelles e per i quali è stata aperta un’altra procedura d’infrazione. Procedura che proprio oggi ha fatto un passo avanti: la Commissione ha deferito l’Italia al Tribunale Ue. Se i giudici ci condanneranno, si aprirà la porta a una nuova, pesante sanzione.

Le altre multe

Oltre alle procedure di carattere ambientale, ricorda l’AdnKronos, ci sono poi sanzioni per i contratti di formazione lavoro, per motivi di aiuti di Stato, 78 miloni in tutto, e per gli sgravi fiscali concessi alle imprese di Venezia e di Chioggia fino al 1990, per 102 milioni in tutto (30 di forfait più 12 a semestre, fino al recupero completo dell'aiuto di Stato illegittimo). 

Nel complesso, l'Italia ha 73 procedure d'infrazione Ue aperte: sono meno di quelle nei confronti della Germania (84) e della Spagna (102), e un po' più di quelle che ha la Francia (64). Ma questa classifica non è certo una consolazione.

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