rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
I sospetti / Qatar

Qatargate, il commissario Schinas si difende: ho espresso le solo le posizioni dell'Ue

Sul vicepresidente sollevati sospetti su un possibile coinvolgimento nello scandalo per dichiarazioni in favore del Qatar. "Al massimo mi hanno regalato un pallone e una scatola di cioccolatini"

Era finito anche lui sotto i riflettori del Qatargate, dopo che alcune sue passate dichiarazioni erano state ritenute troppo favorevoli al Paese del Golfo e avevano per questo destato sospetti su un suo possibile coinvolgimenti nello scandalo. E oggi il vicepresidente della Commissione, il greco Margaritis Schinas, ha partecipato in prima persona al consueto "read-out", l'appuntamento settimanale in cui i rappresentanti dell'esecutivo comunitario presentano alla stampa le decisioni del collegio. Come prevedibile la maggior parte delle domande dei giornalisti ha riguardato proprio le sue posizioni, espresse spesso via Twitter, e i suoi rapporti con Doha.

C'è anche un commissario Ue sotto i riflettori per il caso Qatargate

"Lasciatemi essere molto chiaro e semplice, perché è il momento di essere chiari e semplici", ha esordito il politico popolare: "Tutte le mie dichiarazioni pubbliche, non solo quelle che riguardano il Qatar, sono tutte al 100% compatibili con le politiche della Commissione". Alla Commissione "non improvvisiamo, non inventiamo posizioni", e lui ha "religiosamente e scrupolosamente riprodotto", le posizioni dell'esecutivo, ha aggiunto parlando nella sala stampa del Parlamento di Strasburgo. A Bruxelles è in corso un vero e proprio terremoto dopo che quattro persone, tra cui la vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, e l'ex eurodeputato italiano, Antonio Panzeri, sono state arrestate accusate di aver ricevuto mazzette dal Qatar in cambio di influenze a favore del Paese del Golfo.

Negli ultimi anni a nome della Commissione Schinas ha partecipato a diversi incontri con i rappresentanti di Doha a poi anche all'inaugurazione della Coppa del Mondo, e in un clima come quello attuale. A puntare il dito contro di lui è stato soprattutto il gruppo della Sinistra Unita al Parlamento europeo, con la leader Manon Aubry che ha prima postato sui social una raccolta di tweet del commissario con elogi al Paese e poi la ha attaccato direttamente nel suo intervento in Aula all'apertura della Plenaria. Oggi il politico greco ha provato a schiarire le ombre che si erano poste su di lui. "Su di me me, dopo 32 anni al pubblico servizio, c'è solo luce. Ho twittato e continuerò a twittare come segno di trasparenza", ha rivendicato, sostenendo che i suoi complimenti sui progressi nella riforma del lavoro nel Paese.

A chi gli chiedeva se avesse mai ricevuto regali da parte di Doha durante le sue missioni ha garantito: "Ho ricevuto solo un pallone e una scatola di cioccolatini, che ho anche regalato all'autista che mi ha portato allo stadio". E oltre a questo "alcuni memorabilia della Coppa del mondo, dal valore ben al di sotto del limite massimo per i regali" imposto dalle regole della Commissione, ha aggiunto.

Vicepresidente con l'originale delega alla Promozione dello stile di vita europeo, Schinas è un volto noto ai giornalisti della cosiddetta 'eurobolla' di Bruxelles. Europarlamentare dal 2007 al 2009 nel partito greco di centrodestra Nuova Democrazia, il politico è stato per molti anni un funzionario europeo. Dal 1990 al 2007 ha ricoperto vari incarichi in diverse direzioni generali di Palazzo Berlaymont. Poi, dopo la breve parentesi al Parlamento Ue è tornato alla vita amministrativa e dal 2014 al 2019 Schinas è stato il primo portavoce della Commissione presieduta da Jean-Claude Juncker.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Qatargate, il commissario Schinas si difende: ho espresso le solo le posizioni dell'Ue

Today è in caricamento