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Venerdì, 26 Aprile 2024
Tifosi a secco / Francia

Polemica contro le Olimpiadi di Parigi: gli alcolici verranno venduti solo ai Vip

Il comitato organizzatore fa appello ad una legge francese, ma il "doppio standard" ha scatenato un vespaio sui social

Alcolici vietati alle Olimpiadi di Parigi, ma il divieto non vale per i Vip, cioè per chi acquista servizi aggiuntivi oltre ai biglietti per le gare. Sta scatenando un vortice di polemiche la decisione adottata dall'organizzazione dei Giochi in programma l'estate prossima in Francia. Sui social network un vespaio è nato dopo che il quotidiano Le Parisien ha pubblicato un articolo in cui annunciava che non ci saranno bevande alcoliche offerte al pubblico nei locali destinati ai Giochi. Sia a Londra nel 2012, che a Rio nel 2016 si poteva bere birra.

Il maggior numero di commenti si concentra sul fatto che il consumo di bevande alcoliche non sarà vietato a tutti. Bere champagne, vino o birra sarà possibile nelle "aree di ospitalità VIP", cioè per le persone che hanno acquistato biglietti per servizi di alta gamma, inclusi servizi di ristorazione, intrattenimento, visite. Gli utenti denunciano questo "doppio standard" che discrimina una parte degli spettatori. "È l'applicazione rigorosa della legge francese, che autorizza i servizi di ristorazione compreso il servizio di alcolici negli spazi di ospitalità disciplinati dalla legge sulla ristorazione", si è giustificato il Comitato organizzativo delle Olimpiadi (Cojop) facendo riferimento alla legge Evin che impone restrizioni alla vendita di alcolici. Il Cojop ha spiegato di "non aver voluto chiedere un'esenzione o un regime speciale".

Secondo quanto riporta Le Monde, la dirigenza dell'evento si è giustificata asserendo che: "Una tale deroga avrebbe comportato una modifica legislativa per un evento delle dimensioni dei Giochi". La legge francese, ricorda il quotidiano, consente la deroga solo per dieci eventi per organizzatore, per anno e per comune. Dato che "verranno organizzate più di 700 sessioni di gara in quindici giorni", ha precisato il comitato, questa soluzione è apparsa impossibile da realizzare. Questa esenzione è stata però richiesta dagli organizzatori della Rugby World Cup, che si svolgerà dall'8 settembre al 28 ottobre in Francia.

Di fronte alle accuse di doppio standard, gli organizzatori si limitano a dichiarare che "non spetta a Parigi 2024 commentare questa differenza di regime, ma al legislatore in ultima istanza definire il quadro pertinente per gli organizzatori di eventi". Quella sugli alcolici è solo l'ultima polemica sulla controversa organizzazione dei giochi di Parigi 2024. Fa seguito alle critiche e le tensioni causate in precedenza dalla politica di vendita dei biglietti, in merito alla loro accessibilità e al loro prezzo, come pure alla decisione del governo di sgomberare gli alberghi che ospitavano senzatetto e migranti per "delocalizzarli" in altre aree del Paese così da liberare posti letto per i turisti.

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