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Venerdì, 26 Aprile 2024
Guerra Russia-Ucraina

Energia, migrazione e ‘Recovery bis’: ecco le richieste di Draghi all’Europa

Il premier a Bruxelles per sostenere le “compensazioni” per i Paesi più colpiti dalle crisi aggravate dalla guerra in Ucraina

La guerra è in casa. Al dodicesimo giorno di conflitto, l’Unione europea si trova costretta a prendere provvedimenti per limitare gli effetti collaterali domestici delle crisi innescate dall’invasione russa. Il plurale è d’obbligo, dal momento che il conflitto armato ha già dato il via a una nuova ondata migratoria e ad ulteriori aumenti dei prezzi dell’energia (con conseguenze sull'inflazione), per non parlare degli effetti nefasti sugli scambi commerciali con Mosca e Kiev. In questo contesto va inquadrata la trasferta di oggi a Bruxelles del presidente del Consiglio, Mario Draghi, che dopo l’incontro con Ursula von der Leyen ha anticipato i temi del prossimo incontro tra i leader Ue previsto giovedì e venerdì a Parigi.

“Altre sanzioni non sono escluse”, dal momento che la trattativa diplomatica “finora non ha dato nessun frutto”, ha detto Draghi ai giornalisti. “La determinazione russa è chiarissima, andare avanti e procedere finché il Paese non si sia arreso. Probabilmente instaurare un governo amico e sconfiggere la resistenza, questo è quello che i fatti dimostrano”. Di qui la richiesta del premier di iniziare a discutere di “compensazione” perché “i Paesi affrontano i vari aspetti di questa crisi” di cui “quello energetico è solo uno”, ha aggiunto Draghi.

“Pensate alla migrazione - ha detto ai giornalisti - un’altra questione che tocca i Paesi, ma non tutti nella stessa dimensione”. “Quindi occorre che l’Unione europea si organizzi per cercare di aiutare quei Paesi che sono più colpiti”, ha precisato. Sul tavolo c’è un progetto di compensazioni economiche per i Paesi più danneggiati dagli effetti della guerra, anche se Draghi ci ha tenuto a precisare che “ancora non c’è nessuno schema specifico, ma se ne discuterà al Consiglio europeo” che si terrà questa settimana nella reggia di Versailles. 

Negli ultimi giorni a Bruxelles si è infatti discusso di un ‘Recovery bis’ per mettere al riparo famiglie e aziende dai nuovi aumenti in bolletta e incentivare l’uso delle rinnovabili. Tornando sulle compensazioni per i Paesi che stanno ricevendo più migranti, Draghi ha aggiunto: “Questo aspetto, secondo me, verrà naturale”. “E sarà molto importante perché sarà parte della creazione di una nuova Unione europea”, ha sottolineato il premier dopo il faccia a faccia di circa quaranta minuti con la numero uno della Commissione europea.

Prima dell’incontro, Draghi ha scherzato di fronte alle telecamere. “Qui c'e' scritto ‘Commissione europea’”, ha detto riferendosi all’insegna del leggio, “ma non mi hanno assunto. Sono Mario Draghi e sono italiano”. E infatti il premier ha poi ribadito le richieste portate avanti dall’Italia e indirizzate all’esecutivo europeo, responsabile di formulare le proposte che poi vengono discusse in sede comunitaria.

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