A Bruxelles un altro decesso in una stazione di polizia, è il secondo in meno di dieci giorni

La procura di Bruxelles ha aperto un'indagine sulla morte di un uomo trovato lunedì sera senza vita nella cella in cui era detenuto da poche ore. L’individuo, pare fosse di origine algerina e avesse circa trent’anni, si trovava in “detenzione amministrativa”. Ciò significa che a suo carico non c’erano accuse penali pendenti al momento delll'arresto. La morte, come rivela la testata locale Bx1, è avvenuta nella stazione di polizia di Ixelles, uno dei comuni che compongono al capitale belga. Meno di dieci giorni prima, un altro caso oggi sotto indagine, quello della morte del ventitreenne Ibrahima Barrie, aveva scatenato dure polemiche poi sfociate negli scontri di mercoledì sera, che non hanno risparmiato nemmeno il veicolo personale del re Filippo. 

Le indagini e l'autopsia

La portavoce della procura di Bruxelles, Stéphanie Lagasse, ha confermato che dall'autopsia disposta dalle autorità sul corpo dell’uomo deceduto lunedì è emerso che non risulta alcuna traccia di violenza. Gli inquirenti, si apprende da un comunicato della procura, hanno comunque preso in custodia le immagini delle telecamere a circuito chiuso che immortalano l’arrivo dell’uomo presso la stazione di polizia e la cella in cui si trovava fino al decesso.

L'appello del sindaco

Nelle ore successive alla notizia di un nuovo caso di decesso avvenuto sotto la custodia delle forze dell’ordine, in tanti hanno cercato di calmare gli animi ed escludere conclusioni affrettate e infondate sulla condotta degli agenti. “Ho saputo questo pomeriggio che un uomo è morto in una cella della polizia. I miei pensieri sono con la sua famiglia e i suoi cari”, ha scritto su Twitter il sindaco di Bruxelles Philippe Close, il quale ha poi garantito che seguirà la vicenda finché non verrà fatta chiarezza.