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Sabato, 27 Aprile 2024
La previsione

I Paesi Ue verso il voto: boom della destra, ambientalisti ai margini

Secondo i sondaggi Fratelli d'Italia di Meloni è destinato a trionfare nella competizione, rubando però voti alla Lega che scenderebbe dal 32% del 2019 all'8%. E i conservatori sono in crescita in tutta Europa

La destra europea sembra destinata a conquistare a breve il Parlamento europeo, mentre gli ambientalisti potrebbero essere messi ai margini dell'Aula, con la battaglia sull'ormai famigerato Green Deal che avrebbe danneggiato il consenso attorno alle posizioni ecologiste. È il quadro che viene dipinto da un sondaggio Ipsos per Euronews, secondo il quale nel nostro Paese, Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni arriverebbe addirittura al 27% dei consensi, cavalcando un trend comune a diversi gruppi conservatori dell'Unione europea, che potrebbero addirittura ottenere più di un quinto dei seggi totali, un risultato storico.

Questo ovviamente non sarebbe abbastanza per governare, ma il gruppo di cui fa parte FdI, quello dei Conservatori e riformisti (Ecr) potrebbe finire per la prima volta nella maggioranza, insieme ovviamente ai popolari, che resterebbero il primo partito con una maggioranza relativa si 177 seggi sul totale di 720 a Bruxelles e Strasburgo. Questo se si raggiungesse un accordo, difficile ma non impossibile, anche con i liberali di Renew. Le variabili però sono ancora tante, anche perché il gruppo dei conservatori Ecr da una parte è considerato meno estremista di quello di Identità e Democrazia, di cui fa parte la Lega di Matteo Salvini e il Rassemblement National di Marine Le Pen in Francia, ma al suo interno ha comunque forze che fanno storcere il naso alle parti più moderate del Ppe, come ad esempio il partito Diritto e Giustizia della Polonia o Vox in Spagna.

Ci sarà poi anche la variabile Fidesz da tenere in considerazione, con il partito di Viktor Orban che in questa legislatura è stato cacciato dal Ppe e ora si appresta ad aderire all'Ecr. L'ungherese quindi, uscito dalla porta, potrebbe rientrare in una ipotetica maggioranza dalla finestra, altra cosa che potrebbe non piacere al campo moderato dei popolari. Ma vediamo le intenzioni di voto dei cittadini secondo Ipsos. In Italia il partito di Meloni con il 27% sarebbe il più votato e potrebbe ottenere fino a 24 seggi. Al secondo posto, ma con un ampio distacco, c'è il Partito democratico di Elly Schlein, dato al 19 per cento delle preferenze e 17 seggi. Al terzo posto il Movimento cinque stelle di Giuseppe Conte, che è proiettato al 17,4 per cento e potrebbe ottenere fino a 16 deputati. Forza Italia e Lega sono invece entrambi in calo, all'8,2%. Per il partito di Salvini sarebbe una vera e propria batosta, dopo l'ubriacatura delle europee del 2019, dove aveva ottenuto uno straordinario 34,2 per cento.

Le proiezioni di voto per le prossime europee

L'Alleanza tra Verdi e Sinistra sarebbe al 4,1%, quindi appena al di sopra della soglia di sbarramento che nel nostro Paese per le europee è del 4%. Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi entrambe al 3, quindi sotto il limite, ma che potenzialmente insieme quindi potrebbero superarlo del 2%, andando a rafforzare il campo liberale di Renew, che a Bruxelles e Strasburgo è sotto l'egida di Reinassance di Emmanuel Macron. E proprio in Francia il Rassemblement National supererebbe Renaissance che, secondo i sondaggi, subirà una battuta d'arresto il prossimo giugno.

Elezioni europee 2024: come funzionano le soglie di sbarramento nei Paesi Ue

L'estrema destra avanza anche in Belgio con la vittoria del Vlaams Belang, il partito separatista fiammingo, e in Olanda, dove il Partito per la Libertà di Geert Wilders ha ottenuto il 23 per cento dei voti alle elezioni dello scorso novembre. Secondo il sondaggio Ipsos, la maggioranza parlamentare più forte al momento, con una prospettiva di ottenere 398 seggi su 720, sarebbe però comunque la classica grande coalizione pro-Ue composta dalla somma politica e aritmetica del Ppe con i socialisti e i liberali di Renew Europe. Ma la partita resta ancora aperta.

In forte calo il sostegno ai Verdi, soprattutto nelle rispettive roccaforti di Francia e Germania. In Germania gli ecologisti sarebbero addirittura a pari merito al terzo posto con il partito di estrema destra Afd. Un altro segno che in Europa il vento sta cambiando.

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