Vaiolo delle scimmie, in Belgio torna la quarantena (di 21 giorni)
Lo hanno deciso le autorità sanitarie del Paese dopo i primi casi accertati
Il Belgio ha deciso di imporre una quarantena di tre settimane a chiunque sia infetto dal vaiolo delle scimmie. Per ora, l'isolamento non è previsto per le persone che sono state in contatto con i contagiati. Finora, le autorità locali hanno riscontrato quattro casi, ma si tema che il numero sia destinato a salire, anche perché le infezioni emerse finora sono collegate a un grande festival che si è tenuto ad Anversa.
Il team di esperti e scienziati del governo belga ha spiegato che una quarantena di 21 giorni è necessaria perché il periodo di incubazione del vaiolo delle scimmie è piuttosto lungo, tra i 6 e i 16 giorni. I sintomi possono durare da 14 a 21 giorni, e la durata della contagiosità degli infetti non è ancora chiara. Secondo il ministro della Salute belga, Frank Vandenbroucke, la buona notizia è che "il vaiolo delle scimmie presenta un basso rischio per la popolazione generale”. L'Institut Pasteur ritiene che il “ rischio epidemico sia minimo ”. Tuttavia, è ancora necessaria cautela
Negli altri Paesi Ue, i contagiati sono isolati, ma non è stata ancora stabilita una vera e propria quarantena come in Belgio. L'Ecdc, il centro europeo per la prevenzione delle malattie, ha consigliato per il momento alcune misure di precauzione ma non la quarantena i casi sospetti "devono essere isolati, testati e notificati tempestivamente. Per i casi positivi dovrebbe essere avviato il tracciamento dei contatti a ritroso e in avanti. Se nel Paese sono disponibili vaccini contro il vaiolo, la vaccinazione dei contatti stretti ad alto rischio dovrebbe essere presa in considerazione dopo una valutazione del rapporto rischio-beneficio. Per i casi più gravi, può essere preso in considerazione il trattamento con un antivirale registrato, se disponibile nel Paese", conclude l'Ecdc.