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Sabato, 27 Aprile 2024
L'azione / Polonia

I trattori polacchi bloccano il confine con l'Ucraina: "Basta importazioni"

Scioperi e proteste in tutto il Paese con gli agricoltori che contestano le regole ambientali dell'Unione europea ma anche contro la decisione di eliminare i dazi a Kiev per aiutare la nazione in guerra

Gli agricoltori polacchi hanno bloccato con i trattori i valichi di frontiera con l'Ucraina. Il traffico attraverso i passaggi di Medika-Shegini, Hrebenne-Rawa-Russkaya e Dorogusk-Yagodin è stato reso lentissimo. In particolare al checkpoint di Medika il traffico è bloccato da circa 100 persone e circa 50 trattori. I manifestanti hanno annunciato che faranno passare un camion, un autobus e un'autovettura ogni ora.

Gli agricoltori polacchi hanno bloccato le strade di tutto il Paese dando il via a uno sciopero generale di un mese per protestare contro le politiche dell'Unione europea ma anche contro il governo nazionale accusato di non fare abbastanza per proteggere il comparto. Da mesi gli addetti del settore si lamentano per l'impatto delle importazioni di grano, zucchero e altre alimenti a basso costo dalla vicina Ucraina, dopo che il blocco ha eliminato i dazi al Paese per aiutarlo durante la guerra. Quando il sindacato degli agricoltori Solidarnosc ha annunciato la protesta all'inizio del mese, ha dichiarato che l'estensione del commercio esente da imposte fino al giugno 2025 è "inaccettabile". In un comunicato aveva sostenuto che "la passività delle autorità polacche riguardo all'importazione di prodotti agricoli e alimentari dall'Ucraina non ci lascia altra scelta se non quella di dichiarare uno sciopero generale".

Gli agricoltori chiedono inoltre che le disposizioni relative all'agricoltura del "Green Deal" dell'Ue, un insieme di iniziative politiche volte a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, vengano eliminate. Ritengono che l'imposizione di ulteriori requisiti ambientali porterà a una riduzione della produzione agricola. "Il governo polacco deve avere un piano chiaro per la produzione agricola, la redditività della produzione, la ricostruzione della lavorazione e del commercio polacco. Ci batteremo per questo finché non sarà realizzato. Le aziende agricole familiari polacche sono la base della sicurezza alimentare del Paese", scrive il sindacato in una nota.

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Secondo i media polacchi ci sono stati oltre 250 blocchi in tutto il Paese, con i convogli che espongono striscioni come "Senza di noi, sarete affamati, nudi e sobri". "Oggi tutta l'Europa è in fiamme. È arrivato il Green Deal, che ha distrutto il nostro modo di pensare l'agricoltura", ha dichiarato uno dei manifestanti, Wieslaw Gryn, all'emittente privataTvn24 al valico di frontiera di Hrubieszow. "Non siamo contrari a soluzioni pro-ecologiche, ma devono essere concordate con gli agricoltori", ha poi aggiunto. Il ministro dell'Agricoltura polacco ha dichiarato di comprendere le sfide che gli agricoltori stanno affrontando, ma ha auspicato che le proteste possano essere organizzate in modo da essere "il meno gravose possibile per i cittadini". "Gli agricoltori hanno legittime preoccupazioni, aspettative e richieste di limitare l'eccessivo afflusso di merci dall'Ucraina e da altri mercati non europei verso l'Ue, in particolare verso la Polonia", ha dichiarato alla radio pubblica Czeslaw Siekierski.

Negli ultimi giorni proteste simili hanno avuto luogo in Italia, Francia, Belgio, Portogallo, Grecia, Spagna e Germania, con i trattori che la scorsa settimana hanno anche invaso Bruxelles in occasione del Consiglio europeo, e questa Strasburgo, in occasione della Plenaria del Parlamento comunitario.

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