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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Terremoto Sputnik in Slovacchia: le dosi restano in magazzino e il premier è costretto a dimettersi

Le autorità di Bratislava non danno l'ok al vaccino russo ma le fiale acquistate diventano un imbarazzo per il Governo. Sei ministri lasciano l'esecutivo per protesta e convincono il primo ministro ad annunciare il passo indietro durante la Domenica delle Palme: "Le mie dimissioni sono un gesto di perdono"

Il premier slovacco, Igor Matovic, il primo marzo aveva accolto l’arrivo delle prime 200mila dosi Sputnik come “l’opportunità di accelerare il ritmo della vaccinazione di oltre il 40%”. Poi quelle fiale sono rimaste in magazzino, in attesa di un’autorizzazione non ancora arrivata, e i ministri hanno iniziato a dimettersi uno dopo l’altro. Al sesto dicastero rimasto senza titolare in meno di un mese, anche lo stesso Matovic ha dovuto gettare la spugna e si è dimesso.

Le dosi non autorizzate

Il passo di lato del premier - che prenderà il posto del ministro delle Finanze, Eduard Heger, ‘promosso’ a nuovo primo ministro - secondo tanti osservatori non è altro che un tentativo per voltare pagine dopo la crisi politica innescata dalla scelta di Matovic. Quest’ultimo ha deciso di ordinare due milioni di dosi del vaccino russo Sputnik, non approvato dall’Ema, senza l'appoggio del suo stesso governo. Ma l’Agenzia europea per i medicinali ha chiarito in più occasioni che lo sviluppatore del vaccino russo, il Centro nazionale di ricerca epidemiologica e microbiologica Gamaleja di Mosca, deve ancora fare richiesta di autorizzazione all’emissione nel mercato Ue. Per ora è in corso solo la rolling review sui dati concernenti l’efficacia e la sicurezza del vaccino, analizzati dagli esperti europei man mano che vengono resi noti. Un processo che per gli altri vaccini già approvati e somministrati nell’Ue è stato avviato diversi mesi prima del via libera definitivo. 

Il vaccino in attesa

Le autorità sanitarie di Bratislava, di fronte alle dosi Sputnik arrivare con un volo militare all’aeroporto di Kosice, sono rimaste con il cerino in mano. Per approvare il vaccino senza un parere dell’Ema serve tempo e, in assenza dell’ok europeo, la Slovacchia si prenderebbe tutta la responsabilità legata ai potenziali rischi delle somministrazioni. Un via libera troppo importante per essere adottato alla leggera, e così le dosi sono rimaste inutilizzate.

Le dimissioni ispirate dalla fede

Parlando dalla capitale Bratislava durante la Domenica delle Palme, il premier dimissionario ha descritto la sua decisione come una scelta ispirata dalla fede. “Alla vigilia della Settimana Santa, che celebriamo come simbolo di sofferenza, sacrificio e perdono, ho deciso di fare un gesto di perdono verso le persone che politicamente hanno chiesto le mie dimissioni da primo ministro”, ha detto Matovic. Negli ultimi 10 giorni, sei ministri hanno infatti lasciato il posto in segno di protesta contro la scelta di acquistare lo Sputnik. Una mossa che si è rivelata un vero boomerang politico per l’ormai ex primo ministro.

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