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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Tensione Bruxelles-Roma. E Putin va in soccorso dell'Italia

La Russia vuole coinvolgere le nostre aziende nella costruzione delle infrastrutture per portare il suo gas in Europa. Lavrov: "Le nostre relazioni sono in fase di evoluzione e crescita"

Se le relazioni tra Roma e bruxelles non sono proprio idilliache al momento c'è un altro asso su cui l'Italia potrebbe puntare, quello con Mosca. Oggi il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, è a Roma per partecipare al Forum Rome MED 2018 - Mediterranean Dialogues. In una intervista esclusiva all'Agi ha parlato delle relazioni tra i nostri paesi affermando che sono in una "fase di evoluzione e crescita" e sottolineando che Mosca continua ad "apprezzare il fatto che i partner italiani non interrompano la collaborazione, nonostante l'attuale non semplice situazione in Europa".

Relazioni in evoluzione

"Le nostre relazioni con l'Italia", ha ricordato il capo della diplomazia russa, "hanno per tradizione un carattere costruttivo e poliedrico. Oggi sono in una fase di evoluzione e crescita e i negoziati al vertice, svoltisi a Mosca nel mese di ottobre, hanno dato ulteriore impulso al lavoro complessivo". Il ministro ha definito "stretti" i rapporti col nostro Paese, "in campo economico, commerciale, scientifico e culturale". "Circa 500 aziende e istituti di credito italiani continuano a operare in Russia, nonostante la spirale sanzionatoria innescata da Bruxelles", ha ricordato, garantendo che Mosca "offre loro pieno sostegno". Dopo il bilaterale tra il presidente Vladimir Putin e il premier Giuseppe Conte, il 24 ottobre a Mosca, e il loro incontro con i dirigenti delle maggiori aziende italiane, Lavrov ha detto che "oggi all'ordine del giorno c'è la realizzazione concreta dei progetti ideati" e contenuti nel "corposo pacchetto di accordi" allora firmato. "Apprezziamo il fatto che i partner italiani non interrompano la collaborazione con la Russia, nonostante l'attuale non semplice situazione in Europa", ha continuato il ministro russo, secondo il quale "questa impostazione di principio aiuta a mantenere il clima di fiducia e a migliorare la situazione nel nostro continente comune".

Il corridoio sud del gas

Lavrov ha parlato anche della possibilità di coinvolgere aziende italiane nella costruzione delle infrastrutture con cui Mosca porterà il suo gas in Europa. "Sono allo studio le possibilità, a livello societario, di coinvolgere aziende italiane nella costruzione dell'infrastruttura per il trasporto del gas, nell'ambito della 'rotta meridionale' delle forniture di gas russo ai Paesi europei". Il ministro ha sottolineato che "l'energia è un settore strategico della nostra multiforme cooperazione", e che "la Russia rimane il più importante fornitore di gas naturale dell'Italia, alla quale garantisce circa il 35% del fabbisogno di 'combustibile azzurro'". Lavrov ha aggiunto che "l'imprenditoria italiana è interessata a partecipare ai progetti di fornitura del gas russo in Europa" e ha ricordato che "Saipem è coinvolta nel progetto "Nord Stream 2", il raddoppio della pipeline che porterà gas russo alla Germania, passando dal Baltico.

Nessuna interruzione nelle forniture

Il ministro ha poi assicurato che, nelle consultazioni avute a settembre e ottobre a Bruxelles tra esperti di Russia, Ucraina e Ue sulla questione del gas, "la parte russa non ha mai parlato d'interruzione del transito delle forniture attraverso l'Ucraina dopo il 2019", anno in cui scade l'accordo con Kiev. "Il presidente Vladimir Putin", ha sottolineato il ministro, "ha incaricato i dirigenti del ministero dell'Energia e di Gazprom di studiare la questione di un eventuale prolungamento" dell'accordo con l'Ucraina. "In ogni caso - ha poi specificato - volumi e condizioni devono essere concordati nell'ambito di pertinenti negoziati improntati al pragmatismo e al mercato".

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