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Venerdì, 26 Aprile 2024
Vienna / Austria

Dopo la stretta sui non vaccinati, boom del partito no-vax in Austria

Secondo i sondaggi la formazione ha tra il 4 e il 6 per cento delle intenzioni di voto, numeri che gli permetterebbero di entrare in Parlamento in caso di elezioni anticipate

Il malcontento di una parte della popolazione nei confronti delle restrizioni legate al Covid, in particolare alla misure mirate ai non vaccinati, cresce sempre di più in Austria. E potrebbe presto essere rappresentato in Parlamento da un nuovo partito anti-vax, che sta guadagnando sempre più popolarità e che sta facendo tremare i partiti al governo. Secondo gli ultimi sondaggi il movimento “Menschen - Freiheit - Grundrechte” (Mfg), che tradotto vuol dire “Uomini - Libertà - Siritti fondamentali”, potrebbe ottenere tra il quattro e il sei per cento dei voti, riuscendo in questo modo ad entrare in Parlamento. Un boom 

L’Mfg a settembre ha ottenuto un ottimo risultato alle elezioni regionali in Alta Austria, considerata terra “no vax” per via della sua bassissima percentuale di immunizzati. Partendo da zero, senza nessun finanziamento o copertura mediatica, il movimento ha ottenuto il 6,2 per cento dei voti, e tre posti nel consiglio regionale. Il partito di protesta è anche entrato con due rappresentanti nel consiglio comunale della città capoluogo di Linz. Non si tratterebbe, però, solo di un fenomeno locale: stando a un recente sondaggio, l'Mfg ha fatto breccia negli elettori di tutto il Paese, e se si votasse oggi potrebbe prendere tra il 4 e il 6 per cento delle preferenze. Guadagnandosi l'ingresso nel Parlamento nazionale. 

Secondo gli esperti, con questi numeri, il movimento no-vax rischierebbe di complicare la formazione di un nuovo governo di centrosinistra in caso di elezioni anticipate. Dopo gli scandali che hanno travolto il partito conservatore Ovp e le dimissioni dell'ex cancelliere Sebastian Kurz, infatti, in Austria si parla di voto anticipato, e per gli analisti la coalizione di governo più accreditata è quella composta da socialdemocratici, verdi e i liberali di Neos, spiega Euractiv.

Il crescente successo di Mfg potrebbe rimescolare le carte. Tanto più vista l'insistenza dell'attuale esecutivo, nel quale siedono i verdi, per misure ad ho contro i non vaccinati:iIl Paese è uscito proprio in queste ore da un lockdown durato un mese, e a partire da oggi i cittadini austriaci potranno tornare alla loro vita normale, fatta eccezione per i non vaccinati. Per loro la quarantena continuerà ad essere in vigore e potranno uscire di casa solo per motivi di necessità.

L’Austria è uno dei Paesi che ha imposto le regole più stringenti in materia di contenimento della pandemia ma anche uno degli Stati europei con i tassi di vaccinazione più bassi dell’Europa occidentale, appena il 67 per cento. È il primo governo dell’Unione europea ad aver pubblicamente preso in considerazione l'introduzione dell’obbligo vaccinale: da febbraio il vaccino potrebbe infatti diventare obbligatorio per tutti i cittadini al di sopra dei 14 anni, con l'eccezione di chi non può vaccinarsi per motivi di salute.

Parte della popolazione non è però d’accordo con le misure varate dal governo e sabato scorso oltre 40mila persone hanno manifestato a Vienna contro le restrizioni. "No al fascismo del vaccino", recitava un cartello portato dai manifestanti, mentre su un altro si leggeva "Non sono un neonazista o un hooligan, combatto per la libertà e contro il vaccino". Ed è in questo contesto che partiti come il Mfg stanno allargando la loro platea di votanti.

Il Paese ha non uno ma due partiti apertamente Covid-scettici: il Partito della Libertà (Fpo) e il nuovo movimento. "Siamo qui per restare", ha dichiarato il leader del partito Mfg Michael Brunner, aggiungendo che avrebbero messo fine alle politiche corporative "simili all'apartheid" del governo. Resta da vedere se il partito sarà in grado di affermarsi a lungo termine o se il suo successo sarà solo un "breve blip", ha detto Laurenz Ennser-Jedenastik, professore di scienze politiche all'Università di Vienna.

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