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Sabato, 27 Aprile 2024
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Oppositore bielorusso si taglia la gola in corte durante il processo

L'uomo si è trafitto con un oggetto appuntito, forse una penna, dopo aver gridato che le autorità avrebbero minacciato di perseguitare la sua famiglia se non si fosse dichiarato colpevole

Un attivista dell'opposizione al presidente Alexander Lukashenko in Bielorussia, ha tentato di suicidarsi in tribunale tagliandosi la gola. Secondo le ricostruzioni di alcuni presenti Stepan Latypov si sarebbe alzato dalla panca su cui era seduto nella cella nell'aula in cui si stava svolgendo il processo, si è tolto la mascherina, ha tirato fuori un oggetto appuntito, forse una penna, e si è pugnalato in gola. Nei momenti precedenti al gesto avrebbe gridato di essere stato avvertito che se non si fosse dichiarato colpevole delle accuse a suo carico la sua famiglia e i suoi cari sarebbero stati perseguitati a loro volta.

L'uomo ha anche denunciato che le autorità lo avevano messo in una cella di punizione per ben sette settimane. Dopo il gesto le guardie non sono state subito in grado di aprire la porta della gabbia, dov'era rinchiuso, poiché non avevano le chiavi. Latypov è stato poi portato in ospedale in ambulanza. Alcune immagini riprese da un telefonino immortalano il momento successivo al gesto, quando l'uomo è crollato sulla panca, e si sente una donna gridare. Altre immagini riprese da Radio Free Europe/Radio Liberty mostrano invece il momento in cui è statp caricato in ambulanza, con i vestiti sporchi di sangue. Al momento l'attivista sta ricevendo cure in ospedale ed sarebbe in condizioni stabili, secondo una dichiarazione del ministero della Salute del paese.

Latypov è uno dei tanti attivisti dell'opposizione emersi durante l'ondata di enormi proteste che hanno travolto la Bielorussia all'indomani delle elezioni presidenziali dello scorso agosto quando Lukashenko ha rivendicato una schiacciante vittoria in una tornata elettorale i cui risultati sono stati respinti come fraudolenti dai suoi oppositori e anche dall'Unione europea. Latypov era stato arrestato lo scorso 15 settembre nella sua abitazione. È stato incriminato per frode, nel quadro delle sue attività professionali, e per aver coordinato una protesta a Minsk su Telegram e per aver opposto resistenza agli agenti al momento dell'arresto. Latypov è uno dei 454 attivisti arrestati che sono considerati prigionieri dalla Ong per i diritti umani Viasna. Più di 32mila persone sono state fermate dalla polizia nel corso delle proteste, con centinaia di loro che hanno affermato di essere state torturate durante la detenzione.

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