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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Alte percentuali di vaccinati nella nazione, e la Danimarca dice addio al Green Pass

La copertura è altissima soprattutto tra gli anziani e le categorie vulnerabili, che presto avranno anche la terza dose, e Copenaghen ha deciso che la pandemia di coronavirus è ora sotto controllo

Mentre in Italia entrava in vigore la nuova stretta sull'utilizzo del Green Pass per ristoranti, viaggi e palestre, il primo Paese europeo a introdurre lo strumento ha deciso che non è più necessario. Vista l'alta percentuale di dosi somministrate alla popolazione la Danimarca ha deciso di dire addio al suo passaporto vaccinale, il coronapas, e di far tornare la vita quasi alla totale normalità a partire dal 10 settembre.

Secondo il Ministro di Copenaghen, Magnus Heunicke, il numero di iniezioni effettuate è sufficiente per ritenere sotto controllo la pandemia e il Covid-19 non sarà dunque più considerato una malattia socialmente pericolosa. "L'epidemia è sotto controllo, abbiamo tassi di vaccinazione record. Pertanto possiamo abbandonare alcune delle regole speciali che abbiamo dovuto introdurre nella lotta contro il coronavirus", ha esultato Heunicke, che ha però avvertito: "Ma mentre siamo in una buona situazione in questo momento, non siamo fuori dall'epidemia. E il governo non esiterà ad agire rapidamente se la pandemia minaccerà di nuovo le funzioni essenziali della nostra società". Anche l'obbligo di indossare una mascherina sui trasporti pubblici, l'ultimo posto in cui era ancora obbligatorio, è stato eliminato ma restano in vigore i controlli alle frontiere e per entrare nel Paese è necessario il Green Pass.

Al momento nelle case di cura il tasso di vaccinazioni ha raggiunto il 95% all'incirca, che sale al 96% per gli anziani con più di 85 anni. È stato vaccinato anche il 98,2% del personale sanitario e di certi servizi sociali. In totale il Paese di 5,8 milioni di abitanti ha finora vaccinato completamente oltre il 75% delle persone dai 12 anni in su, ma le vaccinazioni tra i più giovani stanno mostrando ora un certo rallentamento. Venerdì scorso il tasso di incidenza dei contagi in sette giorni era stato di 124 casi per 100mila abitanti. Attualmente, negli ospedali sono ricoverati 126 pazienti per patologie legate al Covid e di questi, 19 sono in terapia intensiva. In totale, in Danimarca 2.573 persone sono morte dall'inizio della pandemia.

“Dobbiamo mantenere una strategia di comunicazione sulle misure igieniche generali da seguire. Dobbiamo anche riuscire ad aumentare la copertura vaccinale. Non possiamo rimanere all'attuale 75-76% della popolazione che ha ottenuto 1 o 2 dosi di vaccino. Dobbiamo arrivare ad avere il 90% degli immunizzati”, ha detto a Euronews il professor Flemming Konradsen dell’Università di Copenhagen. Per le categorie vulnerabili è stato anche stabilito che verrà somministrata una terza dose di richiamo.

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