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Sabato, 27 Aprile 2024
Salute

La misteriosa epatite dei bambini già diffusa in quattro Paesi Ue

Il rapporto dell’Ecdc conferma l’origine sconosciuta della patologia che sta colpendo i minori di 10 anni. In Regno Unito il numero di casi sale a 74

L’epatite acuta di origine sconosciuta che ha già colpito decine di bambini in Regno Unito sta iniziando a emergere anche nell’Unione europea. Lo ha confermato il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l’Ecdc, in un rapporto nel quale ha reso noto che la patologia di dubbia provenienza ha colpito un numero imprecisato di bambini in Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi e Spagna. L’Ecdc, si legge nel rapporto, “continuerà a monitorare questo evento attraverso le sue attività di intelligence sulle epidemie e a mantenere i contatti con gli Stati membri e i partner internazionali”.

Le prime informazioni sulla misteriosa epatite tra i bambini sono emerse lo scorso 5 aprile, quando il Regno Unito ha segnalato un aumento dei casi di epatite acuta di eziologia sconosciuta tra minori precedentemente sani di età inferiore ai 10 anni. Queste prime segnalazioni, in particolare, sono arrivate dalla autorità sanitarie della Scozia. Sommando le segnalazioni arrivate nei giorni successivi delle autorità di Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord si è arrivati a 74 casi. 

“Inoltre - ha ricordato l’Ecdc - sono stati segnalati 9 casi di epatite acuta tra bambini di età compresa da 1 a 6 anni nello stato dell'Alabama negli Stati Uniti che sono risultati positivi anche per adenovirus”. “Al momento - si legge ancora nel rapporto - la causa esatta dell'epatite in questi bambini rimane sconosciuta”. “Il team del Regno Unito, dove si è verificata la maggior parte dei casi fino ad oggi, ritiene che una causa infettiva sia molto probabilmente basata sulle caratteristiche cliniche ed epidemiologiche dei casi oggetto di indagine”, ha sottolineato l’Ecdc. 

Durante lo scorso fine settimana, l'agenzia europea “ha continuato a condividere tutte le informazioni disponibili con i Paesi attraverso la sua Rete sull'epatite e con le organizzazioni cliniche Associazione europea per lo studio del fegato e la Società europea di microbiologia clinica e malattie infettive”.

“Non è stato identificato alcun collegamento al vaccino Covid-19 e le informazioni dettagliate raccolte attraverso un questionario su casi su cibo, bevande e abitudini personali non sono riuscite a identificare alcuna esposizione comune”, ha precisato l’Ecdc.

Le indagini di laboratorio sui casi hanno infine escluso in tutti i casi l'epatite virale di tipo A, B, C, D ed E. Dei 13 casi segnalati dalla Scozia per i quali sono disponibili informazioni dettagliate sui test, 3 sono risultati positivi all'infezione da SARS-CoV-2, 5 sono risultati negativi e 2 hanno avuto un'infezione nei tre mesi precedenti.

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