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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Con quasi 2 mesi di ritardo, l'Ue raggiunge il 70% di adulti completamente vaccinati

Il commissario Breton aveva posto come deadline il 14 luglio, parlando persino di immunità di gregge. Ci sono voluti 48 giorni in più. E c'è chi, come la Bulgaria, è ferma al 20%

Il commissario (francese) Thierry Breton aveva fissato al 14 luglio 2021 (giorno della festa nazionale francese) il raggiungimento di un importante traguardo per l'Ue: l'immunità di gregge in tutto il blocco grazie a un tasso di vaccinazione completa della popolazione adulta del 70%. Breton e la Commissione europea hanno peccato di ottimismo, come sappiamo: l'immunità di gregge non c'è ancora, e questo anche oggi che il target del 70% è stato raggiunto. Già, perché oggi Bruxelles ha comunicato con una certa enfasi il raggiungimento di tale target.

"In totale, oltre 256 milioni di adulti nell'Ue hanno ricevuto un ciclo completo di vaccino", si legge nella nota della Commissione, la quale ci tiene a precisare che non di vaccinazioni "eseguite" parlava Breton, ma di dosi consegnate agli Stati membri attraverso il programma di acquisto congiunto di vaccini guidato dalla Commissione Ue: "Sette settimane fa è già stato raggiunto anticipatamente l'obiettivo della Commissione: fornire agli Stati membri, entro la fine di luglio, un numero sufficiente di dosi di vaccino per vaccinare completamente il 70% della popolazione adulta dell'Ue", si legge sempre nella nota. Nessun riferimento, invece, all'immunità di gregge.

"La vaccinazione del 70% degli adulti nell'Ue completata già in agosto è un grande risultato - dice la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen - La strategia dell'Ue di procedere insieme sta dando i suoi frutti e pone l'Europa all'avanguardia nella lotta globale contro la Covid-19. La pandemia tuttavia non è finita. Occorre fare di più". Il riferimento, forse, è anche a quegli Stati membri dove le campagne di vaccinazione sono al palo: in Bulgaria, solo il 21% della popolazione adulta ha ricevuto la prima dose. In Romania, poco più del 31% ha completato il ciclo, in Lettonia il 45%. Stando ai dati dell'Ecdc, il centro europeo per il controllo delle malattie, solo 12 Paesi del blocco hanno superato la media Ue del 70% di adulti vaccinati in modo completo. Al 30 agosto, l'Italia era poco sotto questa media.  

"Invito tutti coloro che possono a vaccinarsi", ha detto ancora von der Leyen, che ha risposto anche alle accuse di egoismo mosse dall'Oms all'Ue per via dei ritardi nelle donazioni promesse ai Paesi poveri e dell'insistenza sui richiami delle terze dosi: "Dobbiamo aiutare anche il resto del mondo a vaccinarsi - ha assicurato la presidente della Commissione - L'Europa continuerà a sostenere i propri partner in questo sforzo, in particolare i Paesi a basso e medio reddito".

Data la minaccia costituita dalle nuove varianti, scrive la Commissione, "è importante continuare a garantire la disponibilità di un numero sufficiente di vaccini, compresi i vaccini adattati, anche nei prossimi anni. Per questo motivo il 20 maggio la Commissione ha firmato un nuovo contratto con BioNTech-Pfizer, che prevede la fornitura di 1,8 miliardi di dosi di vaccini tra la fine dell'anno e il 2023. Allo stesso scopo, la Commissione ha anche esercitato l'opzione di 150 milioni di dosi prevista dal secondo contratto con Moderna". Gli Stati membri, ricorda ancora Bruxelles, "hanno inoltre la possibilità di rivendere o donare dosi a Paesi extra Ue in difficoltà o di utilizzare lo strumento COVAX (promosso dall'Oms, ndr), contribuendo a un accesso equo e globale ai vaccini in tutto il mondo. Potranno essere stipulati anche altri contratti. Questa è la polizza assicurativa comune dell'Ue per le prossime eventuali ondate di Covid-19", conclude Bruxelles.

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