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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Merkel sotto accusa per la sconfitta elettorale: "Colpa della gestione della crisi"

In Germania, le elezioni regionali in Baden-Wuerttemberg e in Renania-Palatinato hanno visto l'avanzata dei Verdi e un arretramento della Cdu, il partito della cancelliera tedesca. Nessun crollo, ma il voto rilancia la guerra per la successione al vertice. Mentre i socialisti puntano a una nuova coalizione con ecologisti e liberali

Il calo di consensi vi è stato, ma definirlo crollo è forse eccessivo: alle elezioni regionali in due land, Renania-Palatinato e Baden-Wuerttemberg, l'Unione cristiano-democratica della cancelliera Angela Merkel ha perso diversi punti percentuali rispetto al voto di cinque anni fa. Nella regione più popolosa, quella del Baden-Wuerttemberg, la Cdu è scesa dal 27 al 24,9 per cento. In Renania-Palatinano, è passata da 31,8 al 27,7 per cento. In entrambi i casi, il partito della cancelliera si è confermato seconda forza, rispettivamente dopo i Verdi e i Socialisti. Ma questo non ha fermato le critiche interne al partito, dove è in corso da tempo una guerra intestina per la successione in vista delle elezioni federali del 26 settembre.

La guerra intestina

"Queste elezioni sono state un duro colpo al cuore dell'Unione", ha detto Markus Soeder, leader bavarese della Csu (costola della Cdu in diverse regioni). Soeder non ha esitato a puntare il dito contro il governo: l'esito del voto rivela "scetticismo nei confronti della gestione" della crisi, ha detto. La proeccupazione di Soeder è molto probabilmente legata all'avanzata degli ecologisti e dal buon risultato dei liberaldemocratici dell'Fdp, che potrebbero scalzare giù subito i centristi da un governo locale, quello del Baden-Wuerttemberg. Creando un modello potenziale per il prossimo esecutivo nazionale. 

Il "tradimento" dei socialisti

Non a caso, in queste ore, Lars Klingbeil, segretario generale dei socialdemocratici dell'Spd (da anni al governo con Cdu e Csu) ha aperto a una sorta di cantieri generali del fronte progressista: "Ritengo che una coalizione 'semaforo' (ossia Spd con Verdi e liberali, ndr) sia realizzabile anche su piano nazionale", ha detto in una intervista. Secondo l'esponente Spd, scrive l'agenzia Nova, "quello di cui abbiamo bisogno adesso è un'alleanza proiettata al futuro, e questo è possibile anche con l'Fdp". E' d'accordo Kevin Kuehnert, numero due del partito che fu di Brandt e di Schmidt, secondo il quale "vediamo a livello che sono possibile ambedue le opzioni a tre", ossia sia l'alleanza con Verdi e liberali che quella "rosso-rosso-verde" con gli ambientalisti e la Linke.

I Verdi guardano al governo

Se nel land Renania-Palatinato questa coalizione esiste già (e il voto di ieri l'ha sigillata), nel Baden-Wuerttemberg ha finora resistito l'alleanza tra i Verdi guidati dal governatore uscente Winfried Kretschmann e la Cdu. Le urne hanno visto aumentare i consensi per gli ecologisti e per i liberaldemocratici. I socialisti, pur perdendo quasi 2 punti percentuali, sono diventati la terza forza a scapito della destra dell'AfD, che è crollata nei consensi (dal 15,1 al 9,7 per cento). Ecco perché adesso l'Spd punta a proporsi per una coalizione semaforo anche in questa popolosa regione, dove vivono circa 11 milioni di persone. 

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