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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il mea culpa di Merkel su Pechino: “Nelle relazioni con la Cina siamo stati ingenui”

In un'intervista a Reuters, la cancelliera ha chiarito le criticità del rapporto con il Paese asiatico. Ma ha anche escluso la rottura delle relazioni: “Per noi sarebbe dannosa”

Nei sedici anni di cancellierato di Angela Merkel, la Cina è diventata la prima partner commerciale di Berlino. L’atteggiamento della leader tedesca nei confronti di Pechino è stato definito da diversi analisti troppo vicino al mercantilismo e alle esigenze dell’industria di esportare sempre di più verso l’Oriente. Di fatto, un'ampia apertura malgrado le minacce che questa relazione pericolosa pone alla sicurezza e alla stabilità dell’Unione europea, già fortemente danneggiata in alcuni settori dalla concorrenza delle imprese cinesi che possono contare su manodopera a basso costo e basse tutele, oltre che su aiuti di Stato che in Europa sarebbero illegali. 

Dubbi e criticità del rapporto tra Berlino e Pechino hanno portato Merkel ad ammettere che “forse inizialmente siamo stati un po' troppo ingenui nel nostro approccio ad alcune partnership di cooperazione” con la Cina, mentre “ora guardiamo più da vicino, e giustamente” alle relazioni con il gigante asiatico. Il mea culpa della cancelliera è arrivato durante un’intervista con l’agenzia Reuters. 

Nello scambio coi giornalisti Merkel ha però escluso ogni ipotesi di rottura dei rapporti con la Cina. “Il disaccoppiamento totale non sarebbe giusto a mio avviso e per noi sarebbe dannoso”, ha spiegato scegliendo con attenzione i termini e i messaggi da veicolare.

Nell’intervista non sono poi mancare le sferzate all’Unione europea, sempre molto attenta a fissare norme e standard etici sull’uso delle nuove tecnologie, ma assai meno a investire risorse adeguate nell’innovazione. Nonostante sia chiara agli occhi di tutti la necessità di rimanere al passo con il resto del mondo in materia di tecnologia, “al momento, ciò non avviene in Europa in campi come i computer quantistici e l'intelligenza artificiale”. “La Cina e in molti ambiti gli Stati Uniti sono più avanti” rispetto all’Ue. Resta ora da capire come si muoverà su questi temi il nascituro governo ‘semaforo’ guidato dai Socialdemocratici, ma al quale partecipano anche Verdi e Liberali. 

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