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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Anche in Svizzera potrebbe essere presto legalizzato il matrimonio gay

Il Paese deciderà in un referendum e nei sondaggi il Sì è in netto vantaggio. Al momento sono consentite solo le unioni civili

La Svizzera, assieme all’Italia, è uno degli ultimi Paesi europei a non aver ancora legalizzato i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Il primo Stato a farlo, non solo in Europa ma nel mondo, è stato l’Olanda nel lontano 2001. Attualmente la Repubblica elvetica ha una legislazione simile a quella del nostro paese, alle coppie gay è concesso di unirsi civilmente ma non di sposarsi. Le cose potrebbero però cambiare questa domenica 26 settembre, quando è previsto un referendum sui matrimoni omosessuali. La nazione ha una lunga tradizione di democrazia diretta, ogni anno vengono svolti circa quattro referendum. Il testo su cui si dovranno esprimere i cittadini gode dell'appoggio del governo e della maggioranza dei partiti ed anche alcuni ambienti religiosi sono schierati a in sostegno all'idea: la Federazione delle Chiese evangeliche (protestanti) si è detta favorevole mentre la Conferenza dei vescovi svizzeri (cattolici) è invece contraria.

Cosa dicono i sondaggi

Stando agli ultimi sondaggi, circa il 63 per cento degli elettori voterà sì, il 35 per cento si è invece dichiarato contrario e il 2 per cento indeciso. Nonostantele previsioni siano nettamente a favore della vittoria del sì, Olga Baranova, direttrice della campagna “matrimonio per tutti” vuole rimanere cauta perché “quando si è favoriti per la vittoria, il pericolo è che le persone a favore della riforma si smobilitino e improvvisamente sia il campo avverso a vincere. È per questo che nonostante i sondaggi siano stati troppo positivi, stiamo raddoppiando i nostri sforzi per assicurarci che tutte le persone che hanno il diritto di voto lo usino”.

Il testo

Il testo in votazione, una modifica del codice civile, introduce anche l'accesso alla procreazione medicalmente assistita tramite la donazione di seme per le coppie composte da due donne, punto più controverso e al centro della campagna degli oppositori. Se accettata la nuova legge sottoposta a referendum consentirà alle coppie gay sposate di adottare congiuntamente un bambino e se uno dei partner è straniero, potrà beneficiare di una procedura di naturalizzazione agevolata. Le coppie di donne sposate avranno inoltre accesso alla procreazione medicalmente assistita, tramite la donazione di sperma in Svizzera. Resterà invece vietata la maternità surrogata o la donazione di ovuli. Per i sostenitori del matrimonio per tutti, il progetto permette di adattare la legge alla realtà della società Svizzera, di dare migliore protezione legale ai bambini che già vivono con due madri o due padri e consentirà di abolire la disparità di trattamento tra coppie eterosessuali e omosessuali. "Questo progetto risponde a un'esigenza sentita da molte persone", afferma il governo. Tuttavia, non tutti sono dello stesso avviso, e un contro-referendum è stato lanciato dagli oppositori.

Il contro-referendum

L'Unione Democratica Federale e l'Unione Democratica di Centro, due partiti di destra, sono riusciti a raccogliere le 50mila firme necessarie per lanciare un referendum contro la legge. La raccolta firme è stata intralciata dalle scelte di numerose banche svizzere che si sono rifiutate di aprire agli oppositori del matrimonio egualitario un conto. Per questo motivo gli organizzatori del contro-referendum hanno sporto denuncia per discriminazione contro il gruppo bancario Raiffeisen. Secondo loro il matrimonio omosessuale “non ha niente di biologico” e la legge “ridurrebbe il bambino a un oggetto, a un prodotto di consumo”.

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