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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Macron 'dimentica' Zaki: "Cooperiamo con Egitto, disaccordi sui diritti umani non ci condizionino"

Il presidente francese in cerca di alleati nel mondo arabo nella sua battaglia contro l'islam radicale, chiude un occhio sulle accuse delle ong al Cairo. E sul fatto che lo studente e attivista egiziano, trapiantato da anni in Italia, rimarrà ancora in carcere

È vero tra Francia ed Egitto ci sono “disaccordi” in tema di “diritti umani” ma questo non deve frenare la cooperazione tra i due Paesi, soprattutto nella lotta all'islam radicale.

La cooperazione prosegue

Lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron in una conferenza stampa congiunta con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, in visita a Parigi. “Non condizionerei la nostra cooperazione in materia di difesa, come in materia economica, a questi disaccordi” che dicendosi “promotore dell'apertura democratica” e di “una società civile dinamica e attiva” ha detto di accogliere favorevolmente il recente rilascio da parte del Cairo di tre membri dell'ong Eipr, la stessa per la quale collabora Patrick Zaki, in carcere da febbraio con l'accusa di propaganda sovversiva, e per cui invece sono stati confermati altri 45 giorni di carcere.

Le critiche della sindaca di Parigi

La sua liberazione è stata invece chiesta dalla sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, che pure ha ricevuto al-Sisi, al quale ha chiesto “il rilascio di prigionieri politici e attivisti che sono oggetto di una repressione intollerabile”, si legge in una nota stampa che spiega anche che la sindaca ha inoltre chiesto "la garanzia della tutela dei difensori dei diritti umani, compresa quella delle persone Lgbt+, nonché il rispetto della libertà di stampa".

Lotta all'estremismo

La Francia è stata recentemente oggetto di inviti al boicottaggio e proteste nel mondo musulmano dopo che Macron aveva difeso la libertà di espressione in seguito all'assassinio da parte di un estremista del prof Samuel Paty, ucciso dopo aver mostrato in classe delle vignette di Charlie Hebdo ritraenti il profeta Maometto. L'inquilino dell'Eliseo ha ringraziato il suo omologo egiziano, "presidente di un grandissimo Paese arabo e musulmano", per la sua visita a Parigi, dopo una "campagna d'odio" anti-francese nel mondo musulmano. Francia ed Egitto sono "uniti" per costruire uno "spazio di civiltà" in cui "non c'è posto per condanne a morte e discorsi d'odio quando le libertà sono semplicemente espresse", ha affermato Macron.

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