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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Italia prima nell’Ue per Iva evasa: persi 35 miliardi nel 2018

Il Belpaese registra il passivo più alto d’Europa e in percentuale solo tre Stati fanno peggio. L’indice ‘Vat gap’ tiene conto di frodi ed elusioni, ma anche di fallimenti ed errori di calcolo

L'Italia conserva il poco invidiabile primato europeo in termini assoluti dell’Iva non riscossa. Il Belpaese, secondo dati diffusi oggi dalla Commissione europea, resta il campione incontrastato per il ‘Vat Gap’, cioè la differenza tra il gettito atteso dall'imposta sul valore aggiunto e quella effettivamente riscossa. L’ammanco del 2018 è pari a 35,4 miliardi di euro, su un totale Ue di 140 miliardi. Seguono il Regno Unito (23,5 miliardi), che nel 2018 era ancora nell'Ue, e la Germania con 22 miliardi. Ma mentre il ‘gap’ tedesco ammonta a meno del 10% di quanto Berlino sperava di incassare, a Roma manca all’appello il 24,5%, praticamente un quarto dell’Iva prevista.

Una percentuale inferiore solo a Lituania (26%), Grecia (30%) e Romania (33,8%). Dall’altra parte della classifica ci sono invece i ‘frugali’ Svezia, Olanda e Finlandia assieme a Slovenia, Croazia e Cipro, tutte e sei con percentuali di gap inferiori al 5%. Il ‘Vat Gap’ fornisce “una stima della perdita di entrate dovuta a frode, evasione ed elusione fiscale, ma anche a fallimenti, insolvenze finanziarie o errori di calcolo”, precisa la Commissione europea. 

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Le altre principali economie dell’eurozona si collocano a tassi di ‘gap’ inferiori alla media Ue dell’11%. Oltre alla già citata Germania, che si ferma intorno al 9%, la Francia subisce un danno del 7%, pari a 12,7 miliardi. Con un dato intorno al 6%, la Spagna ha perso nel 2018 circa 4,9 miliardi di euro. 

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Le cifre diffuse “mostrano che gli sforzi per eliminare le possibilità di frode ed evasione dell’Iva stanno progredendo, ma anche che occorre molto più lavoro”, è stato il commento di Paolo Gentiloni, commissario europeo all’Economia. "La pandemia di coronavirus - prosegue l’ex premier - ha drasticamente alterato le prospettive economiche dell'Ue ed è destinata a sferrare un duro colpo anche al gettito Iva”. “Dobbiamo fare di più - sottolinea - semplificando al contempo le procedure e migliorando la cooperazione transfrontaliera”. “In questo momento più che mai, i Paesi dell’Ue semplicemente non possono permettersi tali perdite”, ha concluso Gentiloni.

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