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Venerdì, 26 Aprile 2024
Guerra Russia-Ucraina

Hollywood boicotta Mosca: niente più film e supereroi nei cinema russi

Stop all’uscita di "Turning Red”, The Batman” e “Morbius”. I grandi studi cinematografici, tra cui Walt Disney, Warner Bros e Sony, spengono il grande schermo al Paese governato da Putin

Da Walt Disney a Warner Bros passando per Sony. I giganti dell’intrattenimento hanno deciso di ritirare le loro pellicole dai cinema russi in reazione all’invasione dell’Ucraina. Una ritorsione ‘creativa’ che certamente deluderà i tanti appassionati del grande schermo che aspettavano da tempo l’uscita di nuovi film o che non sono ancora andati a vedere gli ultimi successi hollywoodiani destinati a sparire dalle sale russe. 

La Walt Disney Company è stato il primo grande studio di Hollywood a reagire contro la Russia al costo di sacrificare una parte dei ricavi al botteghino. Lunedì la multinazionale americana ha annunciato lo stop a tutte le nuove uscite cinematografiche nel Paese, incluso il nuovo film Pixar "Turning Red”. “Le nostre decisioni future - ha annunciato l’azienda - verranno prese in base alla situazione in evoluzione”. “Nel frattempo, data la portata della crisi emergente dei rifugiati, stiamo lavorando con i nostri partner e con le ong per fornire aiuti urgenti e altra assistenza umanitaria” a chi scappa dalla guerra voluta da Vladimir Putin.

Anche Warner Bros e Sony hanno deciso di non distribuire più i loro film in Russia finché non termineranno le azioni militari contro Kiev. La Warner Bros ha bloccato l'uscita di "The Batman” prevista per questa settimana, mentre la Sony ha annunciato che tutte le uscite cinematografiche programmate in Russia, incluso il film di supereroi “Morbius”, verranno posticipate a data da destinarsi. 

Secondo i dati Comscore, la Russia rappresenta solo il 3 per cento delle vendite globali di biglietti al cinema. Tuttavia, non va sottostimato l’impatto economico della scelta dei big di Hollywood visto il volume d’affari generato da alcune pellicole. Per fare un esempio, “Spider-Man: No Way Home” ha raccolto oltre 50 milioni di dollari nella Federazione.

Il boicottaggio dei grandi studi di produzione di film statunitensi ha trovato l’appoggio anche della Motion Picture Association of America, l’organizzazione di categoria che rappresenta la grande industria del cinema a stelle e strisce. L’associazione “è al fianco della comunità internazionale nel sostenere lo Stato di diritto e condannare l'invasione russa dell’Ucraina”, si legge in una nota della Motion Picture Association. “A nome delle nostre aziende associate, che guidano l'industria di film, tv e streaming, esprimiamo il nostro più forte sostegno alla vivace comunità creativa ucraina che, come tutte le persone, merita di vivere e lavorare in pace”, ha aggiunto l’organizzazione di rappresentanza.

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