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Sabato, 27 Aprile 2024
Il conflitto / Ucraina

Kiev pronta alla guerriglia contro i russi: "Gettate molotov dai balconi"

I soldati russi stanno arrivando alle porte della città e ci sono i primi combattimenti con forze di incursione. Il governo ha chiesto ai cittadini di armarsi e resistere casa per casa

I soldati russi sono ormai arrivati alle porte di Kiev, ma i cittadini ucraini sarebbero pronti a resistere anche usando tattiche di guerriglia. Questa mattina dei primi combattimenti sono avvenuti quartiere settentrionale della città di Kiev, come afferma l'Afp, che riporta di scambi di fuoco ed esplosioni nel distretto di Oblonsky e diverse forti detonazioni anche dal centro della città. Il ministero della Difesa ucraino ha indicato sulla sua pagina Facebook che si trattava di un'operazione si “sabotaggio e ricognizione” delle forze russe effettuata da un commando di soldati, e che quindi il grosso delle truppe non sarebbe ancora arrivato in città. E l'esponente del governo ha invitato i civili a prendere le armi e a resistere. "Chiediamo ai cittadini di informarci sui movimenti nemici, fare molotov, neutralizzare l'occupante!", ha scritto in questo messaggio.

L'invasione russa dell'Ucraina: le ultime notizie in diretta

Il secondo giorno dell'invasione russa voluta da Vladimir Putin i combattimenti comunque aumentano intorno alla capitale. Le forze ucraine hanno dichiarato che stavano combattendo unità corazzate russe in due località, Dymer e Ivankiv, rispettivamente a 45 e 80 chilometri a nord della città. L'avanzata delle "forze superiori del nemico è stata fermata sulla riva del fiume Teterov. Il ponte sul fiume è stato distrutto", hanno affermato. Il personale dell'esercito, dal canto suo, ha affermato di aver ripreso il controllo dell'aeroporto militare Antonov di Gostomel, alle porte della capitale ucraina, caduto il giorno prima durante un assalto delle forze russe. "Un'unità tattica della forza di difesa sta presidiando l'aeroporto di Gostomel dove ieri sono entrate le truppe aviotrasportate russe", hanno affermato, ma l'Afp non è stata in grado di confermare queste informazioni.

“Se le forze ucraine, le brigate partigiane e di cittadini combatteranno, non sarà facile per i russi arrivare all'obiettivo nonostante la supremazia militare'', ha detto a La Stampa David Petraeus, il generale del 'surge' iracheno del 2007 (quando George W. Bush decise un aumento delle truppe nel Paese per provare a porre fine alla guerra), diventato poi capo della Cia. "Entrare nelle città, penso a Kiev o a quelle del Sud, non è così semplice; ci sono ostacoli, barriere, luoghi in cui le milizie di cittadini e i soldati possono impedire l'avanzata agevole ai russi”, ha spiegato il genrale, secondo cui “la chiave di tutto però sta nella logistica”, visto che “ogni invasione, ogni avanzata porta con sé una supply chain: i camion devono essere riforniti, i soldati rifocillati, devono dormire, riposare. La catena è lunga e può essere interrotta, attaccata. Questo complicherebbe il cammino russo”.

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