rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Crisi Russia-Ucraina

Anche la Finlandia pensa all'adesione alla Nato. Mosca: "Conseguenze gravi"

Dopo l'invasione dell'Ucraina la premier Sanna Marin ha partecipato alla riunione d'urgenza convocata dall’Alleanza atlantica e la cosa non è piaciuta alla Russia

Il dibattito sul possibile ingresso della Finlandia nella Nato “è destinato a cambiare”. A dirlo è stata la stessa Sanna Marin, prima ministra del Paese scandinavo neutrale durante la guerra fredda, ma oggi più vicino all’Alleanza atlantica dopo l'attacco lanciato contro Kiev da Vladimir Putin. Un avvicinamento che non è andato giù a Mosca che ha parlato di "conseguenze graci" in caso di adesione. Nonostante la situazione drammatica in Ucraina “non ci sono forti minacce nei confronti della Finlandia, da parte di nessun Paese, neppure dalla Russia”, ha garantito ieri la premier al suo arrivo a Bruxelles, dove ha partecipato alla riunione con gli omologhi europei nella quale si è dato il via libera a un secondo pacchetto di sanzioni per Mosca. 

Tuttavia, sia il governo della Finlandia che quello della Svezia, un altro Paese fuori dalla Nato, hanno partecipato alla videoconferenza di oggi con i Paesi dell’Alleanza atlantica per una riunione d’urgenza richiesta dalla Nato per coordinarsi di fronte alla minaccia russa. Interrogato dai giornalisti in merito alla relazione con i due Paesi scandinavi, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha spiegato che “Finlandia e Svezia sono partner molto stretti” e “anche se per ora non chiedono l'adesione, credono fermamente che la Nato non dovrebbe firmare alcun tipo di accordo con la Russia sulla base di ciò che Mosca ci ha proposto di firmare”.

Tale richiesta è quella di “un accordo legalmente vincolante che metta fine a qualsiasi allargamento della Nato in futuro”. Svezia e Finlandia hanno risposto affermando “che per loro si tratta di una questione di autodeterminazione e del diritto sovrano di scegliere la propria strada”. “Potenzialmente, in futuro, anche di candidarsi per l'adesione alla Nato”, ha concluso Stoltenberg.

Tuttavia la Svezia è stata chiara nel ribadire il suo no all’ingresso nell’Alleanza atlantica. “In una situazione come questa è importante che la storica politica di sicurezza svedese sia stabile, che rimaniamo prevedibili e chiari”, ha risposto la premier svedese Magdalena Andersson a chi le chiedeva della potenziale richiesta di adesione. 

“Abbiamo una politica di sicurezza studiata per sopportare tempi di crisi” e “utilizzeremo i mezzi a nostra disposizione, compresa la cooperazione con i partner Nato”, ha invece affermato Pekka Haavisto, ministro degli Esteri della Finlandia, segnando una posizione diversa rispetto a quella di Stoccolma e confermando l’orientamento finlandese più aperto nei confronti della Nato. 

Questi segnali di avvicinamento non sono però piaciuti a Mosca. "Finlandia e Svezia non dovrebbero basare la loro sicurezza danneggiando quella di altri paesi", la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un briefing. "Chiaramente l'adesione di Finlandia e Svezia alla Nato, che innanzitutto un'alleanza militare, avrebbe gravi ripercussioni politico-militari che richiederebbero una risposta dal nostro Paese", ha aggiunto.

"Consideriamo il corso intrapreso dalla leadership finlandese per continuare la politica di disallineamento militare come un fattore importante per garantire la sicurezza nel nord Europa, nel continente europeo in generale, ma allo stesso tempo non possiamo non notare i persistenti tentativi della Nato e alcuni Stati membri dell'alleanza, soprattutto dagli Stati Uniti d'America, per coinvolgere la Finlandia, così come la Svezia, nell'alleanza", ha affermato ancora la portavoce.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Anche la Finlandia pensa all'adesione alla Nato. Mosca: "Conseguenze gravi"

Today è in caricamento