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Venerdì, 26 Aprile 2024
Salute

In Europa il primo farmaco al mondo per prevenire la bronchiolite: ok ad AstraZeneca-Sanofi

Via libera dell'Ue al Beyfortus, che potrà essere somministrato per la prima volta a tutti i bambini. Mentre Pfizer è pronta a lanciare a un vero e proprio vaccino

Dopo i vaccini contro il Covid, tra AstraZeneca e Pfizer è di nuovo gara aperta in Europa, stavolta sulla bronchiolite. Nel pieno di una forte epidemia che sta colpendo diversi Paesi europei tra cui la Francia, l'Ue ha autorizzato l'immissione in commercio del primo farmaco al mondo che consente di trattare in via preventiva le "infezioni da virus respiratorio sinciziale (Vrs) nei bambini", ossia la bronchiolite. Si tratta del Nirsevimab, venduto con il nome di Beyfortus e prodotto dal gruppo anglo-svedese AstraZeneca in collaborazione con i francesi di Sanofi. Lo hanno annunciato i due colossi, a pochi giorni dalla notizia che Pfizer avrebbe concluso una serie di test con esiti positivi per quello che sarebbe il primo vaccino contro questo tipo di virus.

Il Vrs è uno dei virus che causa la bronchiolite, una malattia che colpisce principalmente i bambini e che, sebbene generalmente lieve, provoca sintomi spesso preoccupanti e talvolta richiedono il ricovero in ospedale. Per il momento non esiste un vaccino contro questa malattia, ma il Beyfortus funziona con la stessa intenzione preventiva: somministrato come iniezione, mira a prevenire l'insorgere della bronchiolite. Si tratta di un trattamento con anticorpi sintetici, che fornisce direttamente al corpo le armi per combattere la malattia. Al contrario, un vaccino consente al corpo di sviluppare questi anticorpi da solo.

L'approvazione di questo trattamento segna un importante primato nella lotta contro la bronchiolite, anche se non sarà distribuito abbastanza rapidamente per influenzare l'epidemia di questa stagione. Secondo l'Afp, Beyfortus verrà messo in commercio nella seconda metà del 2023.  Un altro trattamento preventivo, prodotto sempre da AstraZeneca, esiste già, ma è indicato solo per i bambini a rischio o prematuri.

Ma la vera sfida dei big del farmaco sembra adesso la produzione di un vaccino: ce ne sono circa trenta, compresi anticorpi monoclonali, in fase di sperimentazione clinica, secondo una sintesi pubblicata quest'estate da Lancet. "La prevenzione del Vrs è a portata di mano", hanno riassunto i suoi autori, ricordando che questo virus è la seconda causa di mortalità infantile nel mondo, principalmente nei Paesi poveri o a reddito medio. Pfizer sembra essere già a buon punto per richiedere alle autorità il via libera al suo vaccino. 

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