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Sabato, 27 Aprile 2024
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Di Maio: “Nostro programma non è mai stato di uscire dall'Ue”

Il candidato premier del Movimento 5 Stelle rivendica il suo europeismo: “Se si dovrà sforare il 3%, l'importante è farlo in dialogo con Bruxelles"

“Il nostro programma sull'Europa non è mai stato di uscire dall'Unione europea”. E “se si dovrà sforare il 3%, l'importante è farlo in dialogo” con Bruxelles. Dopo Silvio Berlusconi, anche il candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, ha voluto rivendicare il proprio europeismo. Lo ha fatto nel corso di una intervista su La7, in collegamento da Londra, dove è andato per incontrare degli investitori internazionali.

Di Maio europeista

Di Maio ha ricordato che il Movimento 5 Stelle può contare su eurodeputati ed anche uno dei vicepresidenti del Parlamento di Strasburgo. Il leader pentastellato ha però detto come "non si può accettare l'Unione monetaria così com'è ora”, e questo "lo dice la Merkel, lo dice Macron, lo dice Rajoy”. In sostanza, per il candidato premier M5s, non ci sarebbero divergenza su questo punto con i principali leader europei (e a dirla tutta, neppure con Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, che da presidenti del Consiglio hanno sollevato più volte il tema di una riforma dell'Eurozona).

Il tetto del 3% 

Ma il moderatismo europeista di Di Maio non si ferma qui e tocca anche un altro punto nevralgico del dibattito sull'Ue: il Patto di stabilità e il tetto del 3% del rapporto deficit/Pil: “Se si dovrà sforare il 3% - ha detto - l'importante è farlo in dialogo con l'Unione europa”. Niente scontri epici con Bruxelles, insomme, ma dialogo. Anche perché l'intento del leader 5 Stelle è quello di rassicurare gli investitori esteri: a loro, ha spiegato a La7, “racconterò che cosa vogliamo fare per il taglio della spesa pubblica”. 

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