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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Coronavirus, oltre 100 milioni dall’Ue per la ricerca. Italia in testa per numero di progetti

Sui 23 studi ammessi al finanziamento, 4 sono guidati da università o istituti del Belpaese. Milano, Pavia e Verona tra gli atenei ‘premiati’ da Bruxelles

Ricercatori italiani in prima linea sui progetti per far fronte alla pandemia. Con l’ammissione di 4 sui 23 progetti ammessi al finanziamento europeo, le università e gli istituti di ricerca del Belpaese si aggiudicano il primato Ue nell’impegno per la lotta al Covid-19. Una determinazione a fare qualcosa per fermare sul nascere nuove ondate del virus confermata anche dalla partecipazione italiana a oltre la metà di tutti i progetti beneficiari di fondi in arrivo da Bruxelles. In risposta alla pandemia di coronavirus, la Commissione europea si appresta infatti a sostenere con 128 milioni di euro i nuovi progetti di ricerca. 

Gli obiettivi

I fondi saranno assegnati nell'ambito di Orizzonte 2020, il programma di ricerca e innovazione dell’Ue, e fanno parte dell'importo totale di 1,4 miliardi di euro che la Commissione ha impegnato a favore dell'iniziativa di “Risposta globale contro il coronavirus”, varata dalla presidente Ursula von der Leyen nel maggio 2020. Ai 23 progetti ammessi al finanziamento partecipano 347 équipe di ricerca di 40 Paesi. “Il finanziamento - si legge in una nota dell’esecutivo europeo - consentirà ai ricercatori di far fronte alla pandemia e alle sue conseguenze potenziando la capacità industriale di produrre e diffondere soluzioni prontamente disponibili, sviluppare tecnologie mediche e strumenti digitali, studiare meglio gli impatti comportamentali e socioeconomici della pandemia e trarre insegnamenti da grandi gruppi di pazienti in tutta Europa”.

Le università italiane alla guida dei progetti

“È incoraggiante constatare che la comunità di ricerca si è mobilitata in modo così rapido e determinato”, ha detto Mariya Gabriel, commissaria europea per l’Innovazione, nell’annuncio della decisione. I tre atenei italiani che guideranno altrettanti progetti di ricerca sono l’Università degli Studi di Verona, il Politecnico di Milano e l’Università di Pavia. A questi si aggiungerà il gruppo italiano Engineering Ingegneria Informatica Spa, che conta decine di sedi in tutto il mondo. “Le soluzioni e tecnologie digitali ci hanno consentito di restare connessi e di interagire durante il confinamento”, ha dichiarato Thierry Breton, commissario al Mercato interno. “Saranno anche fondamentali nella risposta a lungo termine al virus e per rafforzare la nostra resilienza”, ha concluso.

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