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Venerdì, 26 Aprile 2024
Domande sugli sms

Il numero uno di Pfizer dà buca al Parlamento europeo

Albert Bourla non risponderà alle domande sullo scambio di sms con Ursula von der Leyen che avrebbe facilitato un contratto di fornitura da 1,8 miliardi di dosi anti-Covid

L’amministratore delegato della casa farmaceutica Pfizer, produttrice dei vaccini contro il Covid a base di Rna messaggero, ha fatto sapere che non parteciperà all’audizione al Parlamento europeo del 10 ottobre. Invitato dai membri della commissione parlamentare sul Covid-19, il numero uno dell’aziende americana, Albert Bourla, era chiamato a spiegare, tra le alre cose, come sono stati raggiunti i contratti con l’Ue sulle forniture di vaccini. Un tema che ha già messo in imbarazzo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che avrebbe trattato direttamente con Bourla tramite chiamate ed sms, come rivelato dal New York Times.

L’amministratore delegato della multinazionale del farmaco ha fatto sapere che al suo posto ci sarà Janine Small, presidente dei mercati internazionali di Pfizer, ritenuta "nella posizione migliore per supportare la commissione nel raggiungimento dei suoi obiettivi", ha affermato un portavoce di Pfizer. Una sostituzione che non ha soddisfatto gli europarlamentari, a partire da Kathleen Van Brempt, presidente della commissione sul Covid-19, la quale, riporta Politico, “si rammarica profondamente della decisione presa da Pfizer” di non partecipare all'audizione col suo amministratore delegato.

Dopo una visita al quartier generale di BioNTech, l’azienda che ha lavorato assieme a Pfizer nello sviluppo e nella fabbricazione dei vaccini contro il Covid, Van Brempt aveva dichiarato di aspettare con impazienza di parlare "con altri amministratori delegati" tra cui "il signor Albert Bourla di Pfizer" nell’audizione del 10 ottobre. Tuttavia, quest'ultimo si è sottratto all’audizione nella quale si attendeva una risposta di Bourla sull’opaca gestione dei negoziati confidenziali condotti da von der Leyen su una fornitura da 1,8 miliardi di vaccini. 

Il mistero del contratto sui vaccini tra Ue e Pfizer: adesso anche la Corte dei conti accusa la Commissione europea

Recentemente, la Commissione europea ha ammesso di non essere in grado di trovare gli sms che si scambiarono la presidente dell’esecutivo Ue e l’amministratore delegato di Pfizer durante le trattative. Lo ‘smarrimento’ dei messaggi di testo è certificato da una lettera inviata dalla vicepresidente della Commissione, Vera Jourova, al difensore civico Ue che da mesi cerca invano di far luce sulla vicenda.

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