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Sabato, 27 Aprile 2024
L'annuncio / Spagna

Il secessionista Puigdemont pronto a tornare alla guida della Catalogna

L'ex presidente della Generalitat ha annunciato la sua candidatura dopo l'approvazione dell'amnistia: "Il referendum e la dichiarazione d'indipendenza sono ancora legittimi"

Il leader del tentativo di secessione della Catalogna è pronto a tornare al potere nella regione indipendentista, e provare ancora una volta a raggiungere il suo sogno. L'ex presidente della Generalitat, Carles Puigdemont, che vive in esilio in Belgio per sfuggire a un mandato di arresto internazionale emesso da Madrid, ha annunciato la sua candidatura alle prossime elezioni in Catalogna del 12 maggio prossimo. "Oggi inizia il conto alla rovescia per il mio ritorno", ha detto il leader indipendentista, in un discorso a Elne, città francese vicina alla frontiera spagnola. "Non abbiamo rinunciato a niente. Manteniamo la rivendicazione della legittimità del referendum e della dichiarazione d'indipendenza", ha giurato.

Il suo ritorno alla politica nazionale è stato reso possibile dall'amnistia concessa dal governo, ma la candidatura del leader catalano potrebbe rinnovare le tensioni mai veramente sopite fra spagnoli e separatisti, mettendo a rischio la stabilità che il governo di Pedro Sanchez sembrava aver trovato. Il premier spagnolo aveva accettato la richiesta di amnistia per circa 400 separatisti, tra membri di partito e attivisti, fra cui lo stesso leader catalano, in cambio dell'appoggio dei partiti indipendentisti (fra cui Junts per Catalunya di Puigdemont) al suo terzo mandato. La legge, approvata ma ancora in attesa del voto del Senato, permetterebbe a Puigdemont di tornare in patria dopo anni di esilio autoimposto in Belgio, dove è membro del Parlamento europeo ma alle cui elezioni di giugno non si ricandiderà per concentrarsi sulla Catalogna.

Nel 2017 il politico catalano aveva indetto un referendum illegale e unilateralmente dichiarato l'indipendenza della regione. Per evitare l'arresto, era fuggito all'estero, a Waterloo in Belgio, ma adesso è pronto a tornare. L'ex giornalista 61enne ha promesso di portare a termine il processo di indipendenza avviato nel 2017. Ai catalani che lo voteranno, ha detto di voler "portare a termine il compito che abbiamo iniziato affinché la Catalogna sia riconosciuta tra le nazioni del mondo", riporta Reuters.

Il tempismo sarà cruciale in questa situazione. Se Puigdemont tornasse in Spagna prima che la legge sull'amnistia sia entrata in vigore, rischierebbe l'arresto, e per l'approvazione definitiva del provvedimento i tempi potrebbero essere lunghi: si pensa a maggio o giugno, quindi non in tempo per una eventuale elezione. Il politico può fare campagna elettorale dal Belgio nel frattempo ma, se venisse eletto, dovrebbe rientrare in Spagna per il giuramento già a partire da giugno. Attualmente, i sondaggi danno i socialisti in vantaggio per la leadership nella regione, mentre Junts è tra il secondo e il terzo posto. 

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