Nel mondo più di un miliardo di persone sono obese. In 30 anni quadruplicati i bimbi "oversize"
Sulla rivista The Lancet uno studio ha raccolto i dati sulla malnutrizione a livello globale. L'Italia tra gli Stati europei con maggiori problemi di obesità infantile
Una persona su otto nel mondo è obesa. In totale oltre un miliardo di individui soffrono di obesità. Nell'arco di una trentina d'anni, dal 1990 al 2022, la quota di adulti ‘oversize' è più che raddoppiata tra le donne e quasi triplicata negli uomini. Il dato che desta maggiore preoccupazione riguarda però bambini ed adolescenti. Nella fascia dai 5 ai 19 anni la quota di obesità è quadruplicata a livello mondiale. A questi dati non sfugge l'Italia, che risulta tra i Paesi europei dove è più diffuso questo problema. Lo dice uno studio globale pubblicato il 29 febbraio sulla rivista scientifica The Lancet, in occasione del World Obesity Day, che cadrà il prossimo 4 marzo. In base ai calcoli ci sono 159 milioni di bambini e adolescenti e 879 milioni di adulti nel mondo che risultano obesi. Un gradino sotto ci sono le persone sovrappeso, che coincidono col 43% degli adulti. In parallelo c'è una notizia positiva: sono diminuiti i tassi di persone denutrite e sottopeso, la cui condizione resta diffusa principalmente in alcune regioni dell'Africa e dell'Asia meridionale. In gran parte dei Paesi la criticità maggiore è quindi rappresentata dall'obesità.
Le tante facce della malnutrizione
Gli autori dello studio hanno raccolto e analizzato dati provenienti da ben 3663 ricerche diffuse dall'Organizzazione mondiale della salute. Obesità e denutrizione rientrano entrambe nella categoria più ampia della malnutrizione. La denutrizione, quindi un apporto troppo basso di cibo e dei suoi nutrienti rispetto alle necessità dell'individuo, è responsabile della metà dei decessi dei bambini sotto i 5 anni. Dal lato opposto della medaglia abbiamo l'obesità, che può causare malattie cardiovascolari, diabete e alcuni tipi di cancro. Si tratta di una malattia cronica complessa, a cui concorrono più cause: eccesso di cibi e bevande ricchi di zuccheri e grassi, consumo insufficiente di frutta e verdura, scarsa attività fisica. Sulle scelte sbagliate degli individui influiscono un basso livello di educazione alimentare, combinato a prezzi decisamente più ridotti per cibi insalubri anziché per quelli più ricchi di vitamine e nutrienti o di qualità superiore. Influiscono poi pubblicità martellanti o mode diffuse sui social come quelle del 'food porn' o dei 'food challenge'. Incidono anche gli aspetti psicologici di un errato rapporto col cibo e fattori genetici.
La pressione delle lobby degli zuccheri
In occasione dell'Assemblea mondiale della sanità del 2022, gli Stati membri avevano adottato un piano di contrasto all'obesità che puntava a sostenere le azioni a livello nazionale fino al 2030. Ciò nonostante molti fattori concorrono a frenare questi piani. Le lobby dei produttori di cibi, che non sono cattivi in sé, ma andrebbero consumati con moderazione, esercitano continue pressioni sui politici nazionali ed europei per sfuggire a leggi come la "sugar tax", come anche per evitare di modificare ricette dove troviamo abbondanza di zuccheri. Tramite pubblicità pressanti e presenza nelle mense, cercano in tutti i modi di influenzare e creare dipendenze sin dall'infanzia.
Italia maglia nera per l'obesità infantile in Europa
Nell'Unione europea, in base ai dati raccolti tra il 2018 e il 2020 dall'Oms, il 29% dei bambini di età compresa tra 7 e 9 anni è in sovrappeso, mentre il 12% soffre di vera e propria obesità. L'Italia, insieme a Grecia, Portogallo, Slovenia e Spagna registra i dati più alti della Regione europea, nonostante una leggera diminuzioni rispetto al periodo 2007-2008.
L'Unione europea aveva lanciato il piano d'azione dell'Ue sull'obesità infantile, per arrestare l'aumento del sovrappeso nei bambini e nei giovani entro il 2020. Lo scorso anno con l'iniziativa Ue Together — Eu Ncd, Bruxelles ha fornito un quadro di sostegno alle azioni degli Stati membri in materia di salute, compresa la prevenzione dell'obesità. A questo si associa il programma di lavoro EU4Health 2022, che comprende un'azione comune con un bilancio di 75 milioni di euro e sovvenzioni per le parti interessate all'attuazione dei progetti correlati. La Commissione Ue sta inoltre avviando uno studio di un anno che valuta il piano d'azione dell'Ue 2014-2020 sull'obesità infantile per informare i legislatori sulle decisioni future, come indicato nel piano europeo per il cancro.