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Venerdì, 26 Aprile 2024
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La Spagna riapre ai turisti: per entrare basta un test low cost

In attesa del Certificato Covid dell'Ue, Madrid ha deciso di allentare le restrizioni per i cittadini di tutto il mondo, a eccezione di India, Brasile e Sud Africa. E per alcune aree considerate non a rischio non sarà necessario dimostrare di essere negativi al virus

Non solo vaccinati: a partire da oggi 7 giugno, ai turisti che vorranno raggiungere la Spagna basterà anche un test low cost (chiaramente con esito negativo) per entrare nel Paese. La previsione vale solo per i cittadini Ue, al momento. Mentre per i turisti da tutto il mondo (a eccezione di India, Brasile e Sud Africa) sarà necessario dimostrare di essere vaccinati. Inoltre, le autorità sanitarie hanno stilato una lista di aree non a rischio dalle quali, fino all'eventuale entrata in vigore del Certificato Covid dell'Ue, si potrà viaggiarie in direzione della Spagna senza dover dimostrare di essere vaccinati o aver fatto un test, scrive El Pais.

"La Spagna è una destinazione sicura", ha sottolineato la ministra della Salute, Carolina Darias, aggiungendo che il Paese "è impegnato per affermare la propria leadership mondiale nel turismo". Ma la nuova normativa è vista con una certa diffidenza in Europa. La Commissione europea ha invitato alla cautela per quanto riguarda l'allentamento delle restrizioni di viaggio per il coronavirus. "È responsabilità (degli Stati membri, ndr), ma chiediamo coerenza per il bene dei cittadini dell'Unione europea", ha dichiarato il portavoce della Commissione, Eric Mamer. Secondo Mamer, la raccomandazione congiunta Ue, sostenuta dai 27 Stati membri, stabilisce che a tutti i viaggiatori debba essere richiesto un test molecolare negativo, che è più costoso rispetto a quelli antigenici. La stessa Commissione, però, ha stilato anche una lista di test antigenici approvati dai suoi esperti sanitari, che sono gli stessi che la Spagna terrà da oggi in considerazione per dare disco verde all'ingresso sul suo territorio. 

Madrid sa di queste perplessità, ma tira dritto. Il turismo rappresenta una delle industrie principali del Paese, e il governo punta a ricevere "tra i 14,5 e 15,5 milioni di turisti" durante i mesi di luglio, agosto e settembre, Il ministro ha affermato che si tratterebbe di circa il 40% dei turisti arrivati ​​nel 2019, ma il doppio di quelli arrivati ​​nel 2020, anno in cui ha preso piede la pandemia di coronavirus. Il Regno Unito non ha tuttavia rimosso la Spagna dalla lista dei Paesi a rischio, quindi i cittadini britannici di ritorno a casa dovranno comunque rimanere in quarantena e sottoporsi ai test richiesti. I britannici rappresentano la fetta più importante dei turisti in Spagna: nel 2019 oltre un quinto degli 83,5 milioni di arrivi proveniva dal Regno Unito.

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