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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il candidato italiano di Macron fuori dal Parlamento Ue (per ora). E costretto a tifare per Farage

Gozi, ex sottosegretario del Pd in corsa in Francia, è tra i primi esclusi e ora deve sperare nell'uscita del Regno Unito e dei suoi deputati per essere eletto. Non è il solo: ecco gli altri parlamentari "congelati"

Con un piede dentro e uno fuori dall’Unione europea, il Regno Unito ha comunque partecipato alle elezioni per il rinnovo dell’Eurocamera. Ma solo se gli inglesi lasceranno l’Ue a tutti gli effetti, gli europarlamentari appena eletti nell’Isola dovranno fare le valigie e cedere lo scranno ai primi non eletti degli altri Paesi. Che da oggi faranno quindi il tifo per Nigel Farage, leader dell’ala più dura e pura dei britannici anti-Ue. Il politico che, senza tanti giri di parole, sostiene l’uscita immediata e unilaterale di Londra dall’Unione.

Gozi primo dei non eletti in Francia

Un destino alquanto ironico per il convinto europeista Sandro Gozi, primo dei non eletti nella lista Reinassance, sostenuta dal presidente francese Emmanuel Macron. Bersagliato dalle critiche di Lega e M5s quando decise di candidarsi Oltralpe, l’ex sottosegretario agli Affari europei degli ultimi due governi guidati dal Pd deve ora sperare che il Regno Unito si affretti ad abbandonare l’Ue per riprendere la sua attività politica al Parlamento europeo. Ma non è il solo. 

La scelta di Berlusconi

Dei tre seggi che spetterebbero all’Italia per via della Brexit, uno andrebbe alla Lega nell’Italia centrale, uno a Fratelli d’Italia nel Nord-Est e uno Forza Italia nel collegio meridionale.  Al momento, l’unico forzista eletto nella circoscrizione Sud risulta Silvio Berlusconi, che però era capolista anche in altri tre collegi. L’ex-Cavaliere non ha ancora fatto sapere quali sono le due caselle che si libereranno. Ma pare quasi certo che rinuncerà al seggio vinto al Sud per lasciare spazio ad Aldo Patriciello.

Martusciello scalda i motori

Musica per le orecchie di Fulvio Martusciello, che già aspetta con ansia notizie da Londra. Il politico campano risulta infatti secondo dei non eletti di Forza Italia, nonostante le sue oltre 47mila preferenze prese nel territorio. La rinuncia al seggio da parte di Berlusconi, unita all’uscita definitiva del Regno Unito dall’Ue, riaprirebbero le porte di Bruxelles al già europarlamentare in politica dal 1994.  Gli altri due europarlamentari in panchina sono Matteo Adinolfi della Lega, che ha preso 32mila preferenze nella circoscrizione dell’Italia centrale, e Sergio Antonio Berlato di Fratelli d’Italia, che porta in dote 19mila preferenze nel Nord-Est. E insieme a loro ci sono i tanti eletti in stand-by sparsi per tutta Europa, che da oggi non dovranno far altro che sperare nel rispetto del voto inglese sulla Brexit. Per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea e l’addio dei parlamentari britannici dal Parlamento europeo.

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