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Venerdì, 26 Aprile 2024
La tragedia / Spagna

Festa di sangue a Valencia, alla corsa dei tori uccise tre persone

Sono morte nel giro di 24 ore, in ospedale, dove erano in cura per le ferite riportate a causa delle incornate degli animali all'encierro. Negli ultimi otto anni i decessi sono stati almeno venti

È stato un festival di sangue quello di quest'anno a Valencia. Nella tradizionale corsa dei tori della provincia spagnola sono morte ben tre persone, decedute nel giro di 24 ore in ospedale dove erano in cura per le ferite riportate durante la festa e causate dalle incornate degli animali. Due delle tre vittime avevano 50 e 56 anni, il terzo, un turista francese, una sessantina. In uno degli incidenti, a Picassent, a sud della città di Valencia, un uomo che si trovava dietro un blocco in mezzo alla strada è stato scaraventato in aria dal toro e ha riportato una lesione cerebrale traumatica. In un altro caso l'animale ha perforato il polmone della persona rimasta uccisa. Nella regione le vittime di questo tipo di incidenti, alla festa che si svolge anche in diverse altre città della nazione, sono state circa 20 negli ultimi otto anni.

I tre uomini sono stati feriti in giorni diversi nelle ultime due settimane, ma questa settimana sono tutti morti nel giro di poche ore, ricordando quanto possano essere pericolosi questi eventi tradizionali, che sono anche oggetto di critiche da parte dei gruppi animalisti. Le feste dell'encierro, in cui gruppi di persone corrono davanti a uno o più tori da combattimento, sono una tradizione spagnola di lunga data e molte città organizzano eventi di questo tipo ogni anno. Durante gli otto giorni del Festival di San Fermin a Pamplona, la festa più popolare, otto persone sono state incornate mentre i residenti e i turisti festeggiavano il ritorno dell'encierro dopo una pausa di due anni causata dalla pandemia Covid-19. In quell'occasione si sono verificati anche dei decessi.

In totale, quest'anno 478 persone sono rimaste ferite in questi eventi, che di solito si concludono con l'uccisione dei bovini nell'arena. Il gruppo animalista Pacma è tornato a chiedere la proibizione di quella che ha definito una tradizione "crudele e pericolosa". Ma questa tradizione è anche molto lucrativa per la città di Valencia Uno studio del 2019 ha rilevato che ha creato più di 3mila posti di lavoro e ha portato 300 milioni di euro con quasi 10mila eventi all'anno.

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