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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Per proteggere gli anziani Londra renderà obbligatori i vaccini per chi lavora nelle case di riposo

Il governo ha messo a punto un provvedimento che ora dovrà passare il vaglio del Parlamento. Se approvato sarebbe un caso unico nella storia del Paese dai tempi della campagna contro il vaiolo nell'Ottocento

Gli anziani nelle case di riposo sono stati tra i più colpita dal Covid-19 e per questo vanno protetti, ad ogni costo. Partendo da questo assunto il governo di Boris Johnson ha deciso che tutti i lavoratori di queste strutture saranno obbligati a vaccinarsi per ridurre il rischio di contagio. Il piano, presentato all'esecutivo dal premier e dal Segretario di Stato alla Salute, Matt Hancock, è stato messo a punto dopo che si è scoperto che solo circa un quarto delle case di riposo di Londra e metà in altre parti dell'Inghilterra hanno raggiunto il livello di vaccinazione tra il personale e i residenti ritenuto sicuro dagli scienziati del governo. Eppure le case di cura sono state tra i settori più colpiti dalla pandemia e nell'ultimo anno, circa uno su 14 degli anziani che ci viveva nel Regno Unito è morto dopo aver contratto il virus.

Come spiega il Telegraph, che ha ottenuto una bozza del testo, se il provvedimento voluto dal governo verrà approvato dal Parlamento, la stragrande maggioranza degli 1,5 milioni di persone che lavorano nel settore dell'assistenza sociale per adulti in Inghilterra sarà legalmente obbligata a ricevere una vaccinazione Covid-19, ad essezioni di coloro che non possono per comprovati motivi. Si tratta di una decisione senza precedenti e le uniche leggi britanniche comparabili risalgono al 1800, quando ai neonati dovevano essere somministrato il vaccino per il vaiolo. Chi non vorrà accettare l'iniezione avrà solo la scelta di dimettersi, anche se è possibile che verranno fatti dei ricorsi per violazione dei diritti civili, cosa che Londra sembra disposta ad affrontare.

Un'idea del genere era stata lanciata in passato anche per i lavoratori dell'Nhs, il sistema sanitario nazionale, dopo che il mese scorso si è scoperto che il 20 per cento di loro non aveva richiesto la vaccinazione, ma l'idea è stata poi accantonata. "Le vaccinazioni forzate sono la strada sbagliata e mandano un messaggio sinistro e preoccupante", aveva detto Christina McAnea, segretaria generale di Unison, che rappresenta circa 100mila dipendenti del NHS.

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