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Giovedì, 25 Aprile 2024
Covid

Da Bruxelles via libera al vaccino per gli "indecisi". Ordinate già 27 milioni di dosi

Dopo l'ok dell'Ema, la a Commissione ha rilasciato l'autorizzazione all'immissione in commercio del Nuvaxovid: più tradizionale, ma con meno effetti collaterali (stando ai suoi produttori)

È un vaccino più tradizionale, il primo a base proteica schierato dall'Europa nella battaglia contro il Covid-19. E i suoi produttori giurano che sia efficace quanto quelli a mRna di Pfizer e Moderna, ma comporti meno effetti collaterali. Ecco perché Bruxelles e i governi hanno già prenotato 27 milioni di dosi, nella speranza che il Nuvaxovid, il quinto vaccino autorizzato al commercio dalla Commissione Ue, possa convincere gli indecisi e, magari, anche i no-vax.

27 milioni di dosi entro marzo

L'ok di Bruxelles è arrivato in queste ore dopo il parere positivo dell'Ema, l'agenzia europea per i medicinali. Sia le procedura dell'Ema che quelle della Commissione sono state velocizzate rispetto alle attese, forse per via del clima di incertezza creato dalla nuova variante Omicron. Novavax, l'azienda che produce il Nuvaxovid, ha già sottoscritto lo scorso agosto un contratto con Bruxelles in cui si impena a fornire all'Ue fino a 100 milioni di dosi a decorrere dal primo trimestre del 2022. Il contratto prevede che gli Stati membri possano acquistare ulteriori 100 milioni di dosi nel corso del 2022 e del 2023. Le prime dosi dovrebbero arrivare nei primi mesi del 2022 e per questo primo trimestre gli Stati membri hanno ordinato circa 27 milioni di dosi. "Queste si aggiungeranno alla quantità totale di 2,4 miliardi di dosi del vaccino di BioNTech/Pfizer, 460 milioni di dosi del vaccino di Moderna, 400 milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca e 400 milioni di dosi del vaccino di Janssen", sottolinea in una nota la Commissione.

"In un momento in cui la variante Omicron si sta diffondendo rapidamente e in cui dobbiamo intensificare la vaccinazione e la somministrazione della dose di richiamo - dice Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea - sono particolarmente lieta dell'autorizzazione odierna del vaccino di Novavax. Si tratta del quinto vaccino sicuro ed efficace del nostro portafoglio di vaccini e offre ai cittadini europei un'ulteriore e gradita protezione contro la pandemia. Mi auguro che questa autorizzazione possa rappresentare un forte incoraggiamento per tutti coloro che non si sono ancora vaccinati o non hanno ancora ricevuto la dose di richiamo: è ora giunto il momento di farlo". Per Stella Kyriakides, commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, il Nuvaxovid è il "nostro primo vaccino proteico e mostra risultati promettenti contro" il Covid-19. 

La novità del Nuvaxovid

Il vaccino, come spiega Today, funziona con un meccanismo diverso rispetto a quelli a mRna di Pfizer e Moderna che tanto spaventano gli indecisi, convinti che si stiano facendo degli esperimenti. Nuvaxovid è un vaccino di tipo tradizionale, come quello antiinfluenzale per intenderci, a base proteica che contiene piccole particelle ottenute da una versione prodotta in laboratorio della proteina Spike del Coronavirus Sars-CoV-2. Questo nuovo vaccino utilizza la stessa tecnologia, usata da oltre 30 anni, di quella per i vaccini infantili contro l’epatite B, il meningococco B, l’herpes zoster e il papilloma virus. Secondo gli studi clinici effettuati, l'efficacia del vaccino della Novavax sarebbe al 90% paragonabile a quella dei vaccini a mRna, ma con minori effetti collaterali. Prevista la somministrazione di due dosi di uguale dosaggio a distanza di 21 giorni. 

Armando Genazzani, professore ordinario di Farmacologia all’Università del Piemonte Orientale e rappresentante italiano nel comitato per l’approvazione dei farmaci dell’Ema, ritiene che il Nuvaxovid possa rappresentare una rassicurazione per chi "immotivatamente ha paura" degli altri vaccini anti Covid. "Potrebbe essere proposto in particolare agli incerti, dunque soprattutto per le prime dosi", ha aggiunto l'esperto. L’Europa ne ha già ordinate 200 milioni di dosi, che potrebbero arrivate subito dopo Natale.

Novavax promette battaglia anche contro le varianti, sulle quali sta conducendo una serie di studi per valutare l'efficacia del vaccino. "Valuteremo se le risposte immunitarie indotte da NVX-CoV2373, il vaccino Covid-19 a base di proteine ​​​​di nanoparticelle ricombinanti dell'azienda, offriranno una protezione incrociata simile contro Omicron come si è visto con altre varianti", specifica l'azienda in una nota. Sulla variante Omicron, Genazzani ipotizza che Novavax "plausibilmente sarà efficace anche in questo caso al pari degli altri con la terza dose".

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