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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Tribunale dà ragione a un 12enne: potrà vaccinarsi contro il Covid senza il consenso del padre

E' successo a Groningen, in Olanda. Il giovane ha chiesto di essere immunizzato per far visita alla nonna, gravemente malata

Voleva visitare la nonna, gravemente malata, ma ha paura di farlo perché teme di contagiarla con il Covid. E per questo ha chiesto ai genitori il permesso di essere vaccinato. Ma il padre si è opposto e lui, per tutta risposta, ha portato il caso in tribunale. Ottenendo il via libera dei giudici a ricevere il farmaco anti-coronavirus. Protagonista della vicenda un ragazzo olandese di 12 anni.  

Nei Paesi bassi, al momento, sono autorizzate le vaccinazione dei giovani tra i 12 e i 18 anni a patto che via sia il consenso dei genitori o dei tutori legali, e che tra genitori e figli vi sia un accordo. Non è stato questo il caso del 12enne di Groningen, nel Nord dell'Olanda. Il giovane ha chiesto di essere vaccinato, "perché non vuole essere contagiato lui stesso e non vuole contagiare gli altri", riporta il De Volkskrant. "Inoltre, sua nonna è gravemente malata e vuole avere contatti con lei nella sua ultima fase di vita, senza rischiare di contagiarla". La madre del giovane avrebbe sostenuto questa richiesta, ma il padre si è opposto (i genitori sono separati).

Ai giudici, il padre ha spiegato che il figlio, in quanto 12enne, corre pochissimi rischi di ammalarsi di Covid, mentre secondo lui ci sono più rischi per la slaute legati al vaccino, dato che "è ancora in una fase di sperimentazione". Tra i rischi citati dal padre c'è la miocardite, un'infiammazione del muscolo cardiaco riscontrata in rari casi tra i vaccinati per il Covid.

Il tribunale, pur dando ragione al padre sul basso rischio per i giovani dell'età del figlio di contrarre il Covid, ha ricordato che gli effetti collaterali, tra cui la miocardite, sono sì gravi, ma anche molto rari e comunque curabili. "In ogni caso - si legge nella sentenza - sono tutti rischi di cui il Consiglio sanitario (olandese, ndr) ha tenuto conto prima di emanare la raccomandazione di offrire ai ragazzi dai 12 ai 18 anni la possibilità di optare per la vaccinazione".

Nell'interesse del minore, quindi, il tribunale ha concesso al dodicenne il permesso di farsi vaccinare a breve termine. Sulle visite alla nonna, invece, nessuna valutazione. Anche se bisognerebbe consigliare al ragazzo di utilizzare tutte le precauzioni del caso: purtroppo, anche con il vaccino, c'è il rischio di contrarre il Covid e contagiare gli altri.  

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