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Venerdì, 26 Aprile 2024
Guerra Russia-Ucraina

Niente beni di lusso Ue a Mosca e isolamento al Wto: ecco le nuove sanzioni

Von der Leyen annuncia il quarto pacchetto di misure: “Un colpo diretto all'élite russa”

Dopo tre pacchetti di sanzioni Ue “la Russia non ha mostrato alcuna volontà” di risolvere il conflitto con l’Ucraina. Di qui l’annuncio di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, su un quarto pacchetto di misure che andranno a colpire l’export di beni di lusso verso Mosca e la possibilità della Russia di commerciare con gli altri Paesi. L’obiettivo di Bruxelles, ha spiegato la numero uno dell’esecutivo europeo, è anche quello di sospendere Mosca dalle principali istituzioni finanziarie multilaterali, dal Fondo monetario internazionale alla Banca mondiale.

“Coloro che sostengono la macchina da guerra di Putin non dovrebbero più essere in grado di godersi il loro stile di vita sontuoso mentre le bombe cadono su persone innocenti in Ucraina”, ha spiegato la presidente. Per questo “vieteremo l'esportazione di qualsiasi bene di lusso dell’Ue dai nostri Paesi alla Russia, come colpo diretto all'élite russa”.

La Commissione europea intende inoltre negare a Mosca lo status di nazione più favorita. “Ciò annullerà importanti vantaggi di cui gode la Russia in quanto membro del Wto”, ovvero dell’Organizzazione mondiale del commercio. “Faremo in modo - ha aggiunto von der Leyen - che la Russia non possa ottenere finanziamenti, prestiti o altri vantaggi da queste istituzioni”. “La Russia - è stato il monito della presidente - non può violare gravemente il diritto internazionale e, allo stesso tempo, aspettarsi di beneficiare dei privilegi di far parte dell'ordine economico internazionale”.

Bruxelles interverrà anche sulle criptovalute, che per ora starebbero consentendo ad alcuni oligarchi di aggirare le sanzioni. Inoltre “vieteremo l'importazione di beni chiave nel settore siderurgico dalla Federazione Russa”, ha annunciato la numero uno della Commissione. "Ciò colpirà un settore centrale del sistema russo, lo priverà di miliardi di proventi delle esportazioni e garantirà che i nostri cittadini non sovvenzionino la guerra di Putin”.

“Infine, proporremo un grande divieto di nuovi investimenti europei nel settore energetico russo”, ha garantito la presidente toccando un tasto dolente tanto per Mosca quanto per Bruxelles, dipendente dalle importazioni di gas dalla Federazione. “Non dovremmo alimentare la dipendenza energetica che vogliamo lasciarci alle spalle” e per questo il divieto “riguarderà tutti gli investimenti, i trasferimenti di tecnologia, i servizi finanziari” finalizzati “all'esplorazione e alla produzione di energia”

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