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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso / Germania

Corte tedesca salva la statua antisemita della chiesa di Wittenberg

Raffigura una scrofa che allatta degli ebrei. Per i giudici ha un valore storico e non è un insulto al popolo ebraico

Nella chiesa di Wittenberg, in Germania, una piccola scultura raffigura una scrofa che allatta degli ebrei, mentre un rabbino le solleva la coda. È chiaramente un'immagine antisemita, ma per i giudici della più alta corte tedesca non va rimossa. La Corte federale di giustizia di Karlsruhe, infatti, ha respinto la richiesta di un attore di religione ebraica che da anni si batte per lo spostamento dell'opera in un museo.

La statua, risalente al XIII secolo, è una Judensau, un'immagine denigratoria raffigurante animali molto diffusa nel Medioevo, in particolate nelle aree della riforma protestante di Martin Lutero. Fu proprio durante questo periodo che alla statua di Wittenberg fu aggiunta un'iscrizione riferita a un trattato antiebraico di Lutero.

Nel 1988, la parrocchia che gestisce la chiesa fece costruire un memoriale nel terreno sottostante la statua, in riferimento alla persecuzione degli ebrei e ai 6 milioni di persone che morirono durante l'Olocausto. Inoltre, un cartello fornisce informazioni sulla scultura in tedesco e inglese. Questa statua è "ampiamente conosciuta e rimane un'eredità preoccupante per ogni generazione", ha detto la parrocchia.

Gli accorgimenti apportati non hanno però convinto l'attore Michael Duellmann, che si è rivolto alla giustizia per chiedere la rimozione della Judensau, accusandola di essere "un insulto al popolo ebraico". Richiesta respinta prima da un tribunale della Sassonia, e poi dai giudici federali, secondo i quali, oltre al valore storico dell'opera, occorre considerare la presenza del memoriale dell'Olocausto. Duellmann ha annunciato che farà ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo. 

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