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Venerdì, 26 Aprile 2024
Contante / Belgio

Sempre meno bancomat, e il cash si ritira in libreria o al supermercato

Succede in Belgio, dove le banche stanno chiudendo i loro sportelli e investono in strumenti alternativi. Tra le proteste dei consumatori

Trovare contanti in Belgio non è un compito facile. Da diversi anni il numero di bancomat è in continua diminuzione, declino fortemente accelerato dal lockdown e dalla crisi sanitaria. Negli ultimi 7 anni, un quarto degli sportelli è stato rimosso. All'inizio del 2021, erano rimasti solo 6mila distributori in tutto il Paese per 10 milioni di cittadini, e nessuno in diversi comuni, soprattutto in Vallonia. Una scelta ben precisa da parte delle banche, le quali, però, stanno mettendo in campo strumenti alternativi per consentire ai loro clienti di ritarare il denaro in cash, con sportelli aperti all'interno di stazioni ferroviarie o di librerie.

Uno di questi progetti si chiama Batopin ed è stato lanciato nel 2021 dalle quattro principali banche belghe (Belfius, Bnp Paribas Fortis, Ing e Kbc) con l'obiettivo di creare una rete comune di bancomat "neutrali". Secondo il progetto, entro la fine del 2024 il 95 per cento della popolazione belga dovrebbe  disporre di almeno un bancomat nel raggio di 5 km dalla propria abitazione o dal luogo di lavoro. Tuttavia, il piano prevede la chiusura degli Atm delle filiali delle quattro banche, il che si tradurrà in un dimezzamento del numero di bancomat in Belgio, secondo la denuncia delle associazioni di consumatori.

"Il numero di sportelli disponibili potrebbe scendere a 3.500 entro il 2024 con l'attuazione del progetto", dice l'associazione dei consumatori Test Achats, che accusa il settore bancario di aver "lavorato senza alcuna trasparenza". Per l'organizzazione dei consumatori, sono necessari diversi criteri per garantire un sistema efficiente: Lla distanza non può essere l'unico criterio per l'ubicazione degli Atm. È essenziale che siano installati in aree commerciali dove è necessario il contante, che i luoghi scelti siano accessibili con i mezzi di trasporto pubblico e che si tenga conto della densità della popolazione". Altro problema, denuncia Test Achats è il fatto che "Kbc ha deciso di considerare i bancomat Batopin come esterni alla propria rete, il che rende di fatto i prelievi da questi bancomat a pagamento (50 centesimi) per alcuni dei suoi clienti".

Tra le altre iniziative nate in seguito alla diminuzione degli sportelli vi è Nickel, lanciata dal gigante bancario francese Bnp. Anche qui, come nel caso di Batopin, il costo ricade sulle spalle del consumatore. In sintesi, Nickel permette depositare e prelevare denaro nelle edicole e nelle librerie. Ogni mese, i primi 3 prelievi di contanti sono inclusi nel prezzo dell' "abbonamento" che costa 20 euro all'anno. Per i prelievi successivi, si paga un supplemento di 50 centesimi. Forti limitazioni anche sul tetto massimo permesso: i clienti possono versare un massimo di 950 euro in contanti al mese e prelevare un massimo di 300 euro in contanti a settimana. Con una carta più costosa, è possibile aumentare l'importo di quest'ultima transazione fino a mille euro a settimana.

Da diverso tempo, poi, anche alcune catene di supermercati consentono ai propri clienti di ritirate i contanti alla cassa, ma solo con il circuito belga Bancontact e per piccole somme. Per poter beneficiare di questo servizio, che è gratuito, occorre inoltre spendere almeno 1 euro all'interno del punto vendita. Tutte queste iniziative, secondo le associazioni dei consumatori, non sono altro che una "toppa" ai danni causati dalle principali banche del Paese. A pagarne le spese, più di ogni altro, le persone più vulnerabili, gli anziani e le persone con disabilità, che si trovano costretti a percorrere lunghe distanze per avere accesso ai contanti. Le organizzazioni chiedono al governo di garantire l'accesso ai distributori alla popolazione bloccando ogni ulteriore chiusura di sportelli automatici e di tornare al numero minimo di sportelli presenti al 31 dicembre 2021.

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