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Venerdì, 26 Aprile 2024
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La rivelazione di Putin: "Dopo la fine dell'Urss ho lavorato come tassista"

Il presidente ha ricordato le difficoltà economiche esplose con il dissolvimento dell'Unione sovietica, che ha segnato anche "il collasso della Russia storica"

Vladimir Putin ama farsi immortalare mentre svolge le attività più disparate che lo fanno sembrare un duro. Celebri sono le fotografie in cui è stato immortalato mentre va a cavallo o quella in cui mostra un grosso pesce da lui appena pescato, sempre rigorosamente senza maglietta, ma anche quelle in cui fa judo o altri sport. Adesso il presidente russo ha svelato che tra le tante cose fatte nel passato ci sarebbe stato anche un lavoro di tassista.

Dopo la dissoluzione dell'Unione sovietica il Paese ebbe una tremenda crisi economica che, a quanto pare, costrinse l'ex agente del Kgb ad arrotondare con un lavoro extra. "A volte dovevo guadagnare soldi extra. Voglio dire, guadagnare soldi extra in macchina, come autista privato. È spiacevole parlarne ad essere onesti ma, sfortunatamente, è stato così”, ha raccontato Putin. I commenti, riportati ieri dall'agenzia di stampa statale RIA Novosti, erano estratti da un film in uscita dall'emittente Channel One soprannominato “Russia. Storia recente". Ai tempi della caduta dell'Urss i taxi erano una rarità nel Paese e molti privati davano passaggi a sconosciuti chiedendo un compenso per sbarcare il lunario. Alcuni utilizzavano persino veicoli da lavoro come le ambulanze al posto dei taxi.

La Russia era il centro dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietica che crebbe fino a includere 15 Stati fino a quando poi nel 1991 si disintegrò e la Russia divenne una federazione indipendente mentre alcune nazioni, come l'Ucraina, si staccarono dal blocco. “Dopo tutto, cos'è il crollo dell'Unione Sovietica? È stato il crollo della Russia storica”, ha detto anche nel documentario il presidente, con una dichiarazione che secondo alcuni potrebbe lasciare intendere l'intenzione di invadere l'Ucraina, un rischio paventato da più parti, con le truppe russe che si starebbero ammassando al confine, ma più volte negata da Mosca.

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