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Venerdì, 26 Aprile 2024
La sentenza / Iraq

Trovato in Iraq con ceramiche da sito archeologico in borsa, condannato a 15 anni

L'uomo, pensionato britannico, ne aveva raccolti alcuni frammenti come souvenir, ma le leggi del Paese sul traffico di manufatti sono severissime, per i casi più gravi prevista anche l'impiccagione

Con una condanna molto superiore a quanto ci si aspettasse, un cittadino britannico è stato condannato a 15 anni di carcere da un tribunale iracheno con l'accusa di contrabbando di manufatti antichi. L'uomo, 66enne di nome James Fitton, geologo in pensione, era stato arrestato a marzo all'aeroporto internazionale di Baghdad dopo che nel suo bagaglio erano stati trovate 12 pietre e frammenti di ceramica rotta presi come souvenir mentre visitava un sito a Eridu.

Il padre di due figli è stato accusato di contrabbando ai sensi della legge sulle antichità del Paese dopo il suo arresto all'aeroporto internazionale di Baghdad a marzo. Il tribunale penale della capitale lo ha poi condannato per aver tentato di trasportare i reperti fuori dal paese "con intento criminale". Secondo la legge irachena, questo un reato è punibile addirittura con la pena di morte per impiccagione nei casi più gravi.

La famiglia dell'uomo ha chiesto l'intervento del governo britannico, ma il ministero degli Esteri aveva già dichiarato, di non poter interferire con il processo giudiziario di un altro Paese. Il genero di dell'uomo, Sam Tasker, 27 anni, ha sostenuto che il verdetto "equivale a una condanna a morte" e ha criticato il governo per la sua "totale mancanza di azione". "Siamo assolutamente sconvolti da questa notizia. Per un uomo dell'età di Jim, 15 anni in una prigione irachena equivalgono a una condanna a morte", ha detto, sottolineando soprattutto che si tratta di un "crimine così banale e discutibile, un crimine di cui Jim non era nemmeno a conoscenza quando l'ha perpetrato”.

Durante il procedimento, Fitton si è dichiarato non colpevole e ha insistito sul fatto che non sapeva di aver infranto le leggi irachene raccogliendo i frammenti. Ma il verdetto ha stabilito che era "consapevole" che il luogo in cui ha raccolto i frammenti era "un sito archeologico" e che era illegale prenderli. Insieme a Fitton è stato arrestato e processato anche un cittadino tedesco, Volker Waldmann, che aveva due pezzi di ceramica in valigia: Waldmann ha negato che fossero suoi e il tribunale lo ha assolto, perché le prove a suo carico erano "insufficienti". L'avvocato di Fitton ha annunciato che avrebbe presentato ricorso in quanto il suo assistito non aveva alcun intento criminale.

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