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Venerdì, 26 Aprile 2024
Lo scandalo / Belgio

Le poste olandesi accusate di traffico di esseri umani

Arrestato l'amministratore delegato della filiale belga di PostNL. Nel mirino delle indagini la rete di subappaltatori

Tratta di esseri umani, contraffazione e lavoro nero. Sono queste alcune delle pesanti accuse mosse dalla giustizia del Belgio nei confronti dei vertici di PostNL, le poste olandesi, e che hanno portato all'arresto dell'amministratore delegato della filiale belga Rudy Van Rillaer. Lo riporta Nos.

Accuse pesanti, per una società che opera in diversi Paesi Ue e che porta nel suo stemma la corona olandese. Tutto nasce nel novembre dello scorso anno, quando un'inchiesta pubblicata sui media fiamminghi Hln e Vtm ha messo in luce le condizioni di lavoro in cui operano i dipendenti delle società subappaltatrici della filiale belga di PostNL. Il giornalista Joppe Nuyts ha lavorato sotto copertura come corriere per diverse settimane, in particolare durante i periodi del Black Friday e delle festività.

Utilizzando una telecamera nascosta, Nuyts ha mostrato come i subappaltatori dell'azienda utilizassero corrieri non solo sottopagati, ma a volte senza patente, se non addirittura minorenni. "È una schiavitù moderna", si è lamentato uno dei lavoratori ripresi dal documentario. L'inchiesta ha suscitato molto scalpore in Belgio, dove con la pandemia sono emerse una serie di criticità nell'intero settore delle consegne, a partire dai subappalti, che hanno riguardato anche BPost, il servizio postale nazionale.  

La polizia federale, in seguito alla pubblicazione del documentario, ha avviato delle indagini, che hanno portato alla chiusura di uno dei depositi di PostNL in Belgio, a Wommelgem: qui, gli ispettori hanno riscontrato che diversi dipendenti delle società subappaltatrici lavoravano in nero o per un numero di ore nettamente superiore a quello previsto dal contratto. Per chi conosce il settore, è stato come la scoperta dell'acqua calda. E l'impressione dell'opinione pubblica è stata che la giustizia belga abbia agito con i guanti di velluto.

Ma l'inchiesta giornalistica ha smosso le coscienze, e, stando a quanto raccontato dagli ispettori del lavoro belgi, nei mesi successivi sono continuate a piovere denunce contro le aziende di PostNL per l'uso di conducenti senza patente e lavoratori minorenni. All'inizio di questa settimana, la polizia belga ha quindi fatto nuovamente irruzione in tre depositi della società olandese, arrestando nove persone, di cui tre ancora in carcere. Tra loro l'ad della filiale belga. Non è ancora chiaro cosa la polizia abbia scoperto stavolta, ma le accuse sono pesantissime: non solo violazione delle norme sul lavoro, ma anche contraffazione e tratta di esseri umani. 

PostNL ha reagito a muso duro, parlando di "un'azione aggressiva" del sistema giudiziario belga che è "estremamente intimidatoria". PostNL afferma di aver collaborato alle indagini e che non sono stati individuati abusi rilevanti o strutturali nel modo di lavorare. Secondo PostNL, le accuse non sono mai state rilasciate ufficialmente: "Questo rende difficile difenderci contro di loro", spiega un portavoce a Nos. 

Ma a quanto pare, l'indagine sulle poste olandesi è solo la punta dell'iceberg. L'inchiesta a cui sta lavorando il pubblico ministero di Mechelen, responsabile delle indagini, riguarderebbe anche altri big del settore, come Dpd. La ministra belga Petra De Sutter ha già annunciato una nuova legge che mira a mettere ordine nella selva dei subappalti nel settore postale.

Anche nei Paesi Bassi si discute da anni sulla situazione dei subappaltatori, che rappresentano il 70 percento di tutte le consegne di PostNL. Nel 2020, l'ispettorato del lavoro olandese ha riscontrato che nove subappaltatori su dieci presentavano irregolarità nei conti. E nel 2021, proprio PostNL è stata multata per circa 300mila euro perché decine di corrieri lavoravano illegalmente per conto terzi. 

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