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Venerdì, 26 Aprile 2024
Diritti delle donne / Spagna

Il congedo mestruale è stato approvato per la prima volta in Europa

La misura prevede dai tre ai cinque giorni di assenza giustificata da lavoro su prescrizione medica per le donne che soffrono di mestruazioni particolarmente dolorose

La Camera dei deputati spagnoli ha dato il primo via libera al disegno di legge che introduce un "congedo mestruale" per le donne che soffrono di mestruazioni molto dolorose. Se la misura verrà confermata al Senato, la Spagna sarà il primo Paese dell'Unione europea a introdurre una legislazione di questo tipo seguendo l'esempio di altri Stati, come Giappone, Indonesia e Zambia, che hanno già introdotto forme di congedo mestruale.

La riforma, ha spiegato El Pais, introduce le assenze giustificate per tre giorni al mese su prescrizione medica, con possibilità di estensione a cinque, per chi soffre di mestruazioni invalidanti. La norma, che rafforza anche l'accesso all'aborto negli ospedali pubblici, include altre novità come l'inclusione della salute mestruale come parte del diritto alla salute, il congedo retribuito prima del parto dalla trentaseiesima settimana di gravidanza e la distribuzione gratuita di prodotti per l'igiene mestruale nei centri educativi, nei servizi per le donne a rischio di esclusione sociale e nelle carceri.

La misura sul congedo mestruale, voluta soprattutto dal partito di sinistra radicale Podemos, ha suscitato i malumori all'interno del Partito socialista, la prima forza della maggioranza di governo, ed è stato aspramente criticato dal sindacato Ugt, il secondo più rappresentativo tra i lavoratori spagnoli. La sigla sindacale si è detta preoccupata per un possibile freno alle assunzioni delle donne da parte dei datori di lavoro per evitare di dover concedere i giorni di congedo che ogni mese, ai sensi del disegno di legge, spetteranno alle lavoratrici con particolari condizioni di salute. 

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Critiche sulle quali si è trovata d'accordo anche l'opposizione di centrodestra guidata dal Partito popolare, che ha lamentato come la misura "provocherà un effetto opposto per le donne" con "emarginazione, stigmatizzazione" e "conseguenze negative sul mercato del lavoro", ha detto la deputata Marta Gonzalez Vazquez.

Nonostante le critiche, il disegno di legge è stato adottato con 190 voti favorevoli, 154 contrari e 5 astenuti. Il testo dovrà ora essere votato dal Senato, per poi tornare alla Camera dei deputati qualora dovessero esserci modifiche in seconda lettura, prima di diventare legge.

"Questa è una legislatura di conquiste femministe", ha detto la ministra all'Uguaglianza Irene Montero dopo il primo ok al testo. “Riconosciamo la salute mestruale come parte del diritto alla salute e combattiamo lo stigma e il silenzio”, ha aggiunto.

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