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Venerdì, 26 Aprile 2024
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“Non è vero che ho incontrato Putin”. E il ministro degli Esteri olandese si dimette

Halbe Zijlstra aveva raccontato di aver partecipato a un meeting in cui il presidente russo aveva parlato delle sue mire espansionistiche in Europa. Ma era tutto falso

In Italia, avrebbe generato qualche polemica, ma difficilmente avrebbe portato a una crisi di governo. In Olanda, invece, il fatto di aver mentito su un suo incontro, mai avvenuto, con il presidente russo Vladimir Putin è bastato ad Halbe Zijlstra per fare i bagagli e lasciare la poltrona di ministro degli Esteri.

Il caso

A dirla tutta, Zijlstra non aveva soltanto detto di aver incontrato personalmente Putin nel 2006, ma aveva aggiunto di aver sentito in quell'occasione il presidente russo parlare di ambizioni espansionistiche in Europa. Per il ministro, Putin aveva dichiarato apertamente di voler creare una "Grande Russia" che includesse la Bielorussia, l'Ucraina, i paesi baltici e forse il Kazakistan. Ma Zijlstra a quell'incontro non aveva mai partecipato.

“Le dichiarazioni di Putin mi erano state riferite da una fonte presente al meeting”, ha ammesso, aggiungendo che dire una bugia non è stata "una mossa intelligente", ma “l'errore più grande” della sua carriera. "Non avrei dovuto farlo e mi dispiace molto - ha continuato parlando davanti al parlamento olandese – Questo fatto riguarda la credibilità del ministero degli Esteri sia a livello nazionale che all'estero. E solo essendo credibile posso rappresentare gli interessi dei Paesi Bassi. Pertando, non vedo altra opzione che presentare le mie dimissioni”.

Zijlstra, stretto alleato del premier Mark Rutte, in precedenza era stato il leader parlamentare del Partito popolare di destra per la libertà e la democrazia (VVD) prima di essere nominato ministro degli Esteri lo scorso ottobre. La “bugia” risale al 2016, quando Zijlstra ne parlo' in piena campagna elettorale.

Mosca: "Rapporti con Olanda oscurati" 

L'incontro, invece, fa riferimento a un viaggio di lavoro del 2006 quando l'ormai ex ministro faceva parte della compagnia petrolifera Shell. Chi ha effettivamente partecipato al meeting, ha dichiarato che le parole di Putin erano intese "in un contesto storico" e non indicavano l'intenzione militare di espandere il paese. La Russia, allo scoppio delle polemiche in Olanda, aveva reagito dichiarando che le relazioni tra Mosca e Olanda erano state oscurate da "una campagna anti-Russia senza precedenti lanciata dai media olandesi".

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