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Venerdì, 26 Aprile 2024
La malattia

I casi di Monkeypox superano quota 200 nel mondo. Ma nessun morto

I dati dell'Ecdc sul vaiolo delle scimmie. I focolai più grandi nella Penisola iberica

Al 25 maggio il totale dei casi di vaiolo delle scimmie confermati nel mondo supera quota 200. Secondo gli ultimi dati diffusi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc, a quella data risultavano 219 casi confermati. Oltre 100 di questi casi confermati (118, secondo l'ultimo aggiornamento che però non ha ancora censito le ultime segnalazioni e vede anche l'Italia ancora ferma a quota 5) sono segnalati da 12 Stati membri dell'Ue/Spazio economico europeo, tra cui l'Italia. "Non ci sono stati morti. La presentazione clinica è generalmente descritta come lieve", aggiunge l'Ecdc.

La maggior parte dei casi, spiega il centro Ue, presentano lesioni cutanee in zone intime, elemento che "indica che la trasmissione probabilmente si è verificata durante uno stretto contatto fisico". Questa è la prima volta che vengono segnalate catene di trasmissione in Europa senza legami epidemiologici noti con l'Africa occidentale o centrale, dove questa malattia è endemica, ricorda l'Ecdc. Il numero più elevato di casi in Ue si concentra in Spagna e Portogallo (rispettivamente 51 e 37 i casi inseriti nel conteggio Ecdc). I Paesi che segnalano casi al di fuori dell'Ue/See, includono il Regno Unito (71), e poi Argentina (1 caso sospetto), Australia (2), Canada (15) Israele (1), Stati Uniti (9), Svizzera (2), Emirati Arabi Uniti (1 con una storia di viaggio in Africa occidentale) e Marocco (3 casi sospetti).

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