"I migranti illegali arrivano da noi perché c'è il lavoro nero. Più sanzioni per le imprese"
Lo ha detto la commissaria Ue Ylva Johansson: "Legami tra datori e trafficanti, impieghi illegali rappresentano il 17% del mercato in Europa"
Altro che le navi delle organizzazioni umanitarie che prestano soccorsi ai barconi nel Mediterraneo. Il "pull factor" che attrae i migranti verso l'Europa si chiama lavoro nero. Lo ha detto la commissaria Ue agli Affari interni, Ylva Johansson, nel corso di una audizione al Parlamento europeo a Bruxelles.
"Quando (ad aprile 2021, ndr) ho presentato la strategia dell'Ue contro il traffico degli essere umani - ha spiegato la commissaria - ho presentato anche una comunicazione per la direttiva sulle sanzioni ai datori di lavori. L'ho fatto perché vediamo che la disponibilità di impiego illegale è un pull factor che i trafficanti usano". Per lo più si tratta di un legame indiretto, nel senso che non vi è una connessione tra chi offre lavoro nero e i trafficanti. Ma esistono anche casi di rapporti stretti tra i due fenomeni: "Qualche volta - continua Johansson - i trafficanti hanno legami molto stretti con i datori di lavoro che impiegano le persone in modo molto pericoloso e precario, spesso senza alcuna protezione per la loro salute, per i loro i diritti, in terribili condizioni di lavoro e qualche volta nemmeno pagati. Quando guardiamo al mercato del lavoro nero, stimiamo che sia circa il 17% del mercato del lavoro dell'Ue. E una percentuale alta. E se guardiamo in alcuni settori specifici, quali le costruzioni, il lavoro domestico, il delivering, è molto più alta", ha aggiunto Johansson.
La commissaria ha anche snocciolato alcune cifre sulla portata del fenomeno migratorio, sottolineando come in gran parte esso si svolga nella più totale legalità: "La situazione generale in Europa è che la migrazione normale riguarda circa 3 milioni di migranti l'anno, che arrivano legalmente nell'Ue, e la maggior parte di essi perché sposano cittadini europei, o perché lavorano o studiano da noi - ha detto - Allo stesso tempo ci sono 1 milione, 1 milione e mezzo di persone che per le stesse ragioni lasciano l'Ue".
Per quanto riguarda l'immigrazione irregolare, invece, le cifre della Commissione parlano di "circa 150mila arrivi" all'anno. "Durante la pandemia - ha spiegato Johansson - le strade legali sono chiuse: pochissime persone sono arrivate legalmente, e sono aumentati un po' gli arrivi illegali, con un cambiamento delle rotte. L'anno scorso è diminuito il numero di persone che arrivavano attraverso la Grecia, e abbiamo visto un aumento significativo della rotta nel Mediterraneo centrale verso l'Italia", ha concluso.