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Venerdì, 26 Aprile 2024
La svolta / Paesi Bassi

In Olanda il divieto di discriminazione anti Lgbt+ inserito in costituzione

La riforma approvata ben 12 anni dopo che era stata inizialmente proposta. Le associazioni: "L'odio contro la comunità sta aumentando, così proteggiamo i diritti di tutti"

Il Ddl Zan in Italia è ormai morto e sepolto e sembra solo un ricordo del passato ormai sbiadito. Nel Paesi Bassi invece il Parlamento ha deciso che il divieto di discriminazione nei confronti della comunità Lgbt+ deve essere inserito nella costituzione. Ieri il Senato della nazione ha votato in via definitiva favore della riforma della Carta fondamentale, 12 anni dopo che la modifica era stata proposta per la prima volta nel 2010. La maggioranza è stata di 56 a favore e 15 contrari, appartenenti ai tre partiti di estrema destra e al fondamentalista cristiano Sgp.

L'articolo 1 della Costituzione olandese fino ad ora vietava la discriminazione per motivi di credo religioso o personale, affinità politica, razza, sesso e "tutti gli altri motivi". Tuttavia, gruppi di attivisti e alcuni partiti politici hanno sollecitato per anni il Parlamento a inserire nella legge il divieto di discriminazione per motivi di orientamento sessuale o anche di disabilità, pure quest'ultima inserita adesso in costituzione.

"Il cambiamento è una garanzia che i diritti non saranno erosi in futuro", ha dichiarato a Rtl Nieuws Philip Tijsma, uno dei leader del movimento Lgbt+ della nazione. "I diritti delle persone Lgbt+ non possono più essere modificati, come il diritto di sposarsi e di adottare bambini", ha aggiunto, sostenendo che "si può vedere in altri Paesi come il vento abbia cambiato direzione e l'odio stia aumentando" contro la comunità omosessuale, bisessuale e transessuale.

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