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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Dai tessuti tecnologici all'impegno sociale: ecco il futuro dello sport europeo

A Spa la conferenza Ue del settore: aziende, club, università e associazioni insieme per trovare nuove opportunità di crescita e sviluppo

Non solo record e competizioni. Per innovare lo sport è necessario investire in inclusione sociale, digitalizzazione, salute fisica e mentale, nell'ottica di una visione più democratica. Questo il messaggio al centro della prossima conferenza annuale organizzata della Piattaforma europea per l'innovazione nello sport (European Platform for Sport Innovation – Epsi), che si svolgerà dal 23 al 26 novembre a Spa, nel circuito belga di Formula 1.

La conferenza

A fare gli onori di casa nel tempio dei motori della Vallonia ci sarà James Hough, responsabile delle partnership aziendali e degli eventi della Federazione automobilistica internazionale (Fia). “Lo sport è una realtà che include molte dimensioni, come quella sociale, economica e della salute”, afferma Alberto Bichi, co-direttore esecutivo di Epsi, che prosegue: “nuove idee e tecnologie in questo particolare settore possono cambiare la nostra società nel suo complesso in molti modi positivi”. Alla piattaforma aderiscono membri di varie tipologie: club e federazioni sportive, aziende impegnate nel monitoraggio dei dati, start-up dell'abbigliamento, università, associazioni attive nell'inclusione sociale di bambini e adolescenti.

La piattaforma aiuta i suoi aderenti nella ricerca di opportunità di finanziamento e nel rafforzare la loro capacità di attrarre fondi a livello europeo, mettendo in rete oltre 122 affiliati in 22 Paesi. Dopo uno stop legato alla pandemia, la conferenza sarà l'occasione per imprenditori, sindaci, ricercatori, amministratori di società sportive di ritrovarsi e condividere le conoscenze su strumenti all'avanguardia nel campo della digitalizzazione, creare alleanze e definire le strategie per ottenere maggiori investimenti. “Lo sport è un settore capace di trainarne molti altri, come l'intrattenimento, il turismo e la cultura, oltre ad essere fondamentale per la salute e garantire uno stile di vita sano alla cittadinanza”, sottolinea Rene Wijlens, l'altro co-direttore di Epsi.

Con l'avvento della pandemia, gran parte delle attività sportive sono state bloccate, ma spesso gli allenamenti, seppur praticati in casa, sono risultati tra le poche valvole di sfogo capaci di dare beneficio in una situazione di isolamento e paura. "Questa pandemia ha sottolineato l'importanza dello sport per la nostra società per la salute, la prevenzione e il benessere in questi tempi difficili", aveva affermato nel corso della Settimana europea dello sport Mariya Gabriel, la commissaria europea per l'innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù. Per i progetti futuri, aveva inoltre rilanciato :"Abbiamo intenzione di rafforzare il dialogo con il movimento sportivo e in particolare vorrei concentrarmi sull'innovazione sportiva. Dovremmo anche guardare alla sostenibilità del settore e al suo impatto ambientale".

"Sport Innovators": la video-serie in arrivo

La sostenibilità è uno degli aspetti su cui si concentra "Sport Innovators", la nuova serie di mini-video che Epsi lancerà nel corso della conferenza e in seguito sui canali social. I protagonisti delle interviste non sono atleti o campioni, ma coloro che innovano le attività sportive da dietro le quinte, rendendo possibile la pratica dello sport in modo più democratico e inclusivo. Tra gli interventi video figurano ben tre realtà italiane. Enrico Cozzoni, direttore di Grado Zero (start-up impegnata nella creazione di materiali di abbigliamento all'avanguardia), spiega le ricerche sui tessuti per abbinare performance e sostenibilità ambientale nei laboratori di Firenze. Da Parma invece, George Biagi, team manager della squadra Zebre Rugby, illustra come integrare ambizione nei risultati sul campo e impegno a favore dei diritti umani. La sfida di Valerio Di Tommaso, presidente dell'associazione Ecos, è invece quella di battere lo stigma associato ai pazienti psichiatrici, rendendoli protagonisti di un torneo internazionale di calcio a 5 con la Nazionale italiana “Crazy for Football”, una storia di recente raccontata in un film per la Rai con Sergio Castellitto. La serie, elaborata da Epsi in collaborazione con Asso Media Production, è stata ideata e montata dalla reporter Alessia Capasso, con il supporto grafico di Lucie Donnet.

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