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Venerdì, 26 Aprile 2024
Guerra Russia-Ucraina

Berlino ‘difende’ gas e petrolio russi: “Necessari per la nostra vita quotidiana”

Scholz dice no al divieto sulle importazioni energetiche da Mosca sostenuto dagli Usa. Le parole del cancelliere dopo che Blinken ha fatto schizzare il prezzo del Brent

L’Europa non può rinunciare alle importazioni di gas e petrolio dalla 'nemica' Russia. A dirlo è cancelliere tedesco, Olaf Scholz, dal quale è arrivato il no secco alle richieste di vietare l’acquisto dalla Russia di beni energetici come parte delle sanzioni Ue contro Mosca a seguito dell'invasione dell’Ucraina.

In una dichiarazione, Scholz ha avvertito che una tale mossa potrebbe mettere a rischio la sicurezza energetica dell'Europa e che le importazioni di gas e petrolio dalla Russia sono attualmente essenziali per la vita quotidiana dei cittadini del Vecchio Continente. Un avvertimento arrivato il giorno dopo le dichiarazioni rilasciate dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, favorevole allo ‘sganciamento’ energetico dell’Ue dalla Russia. Parole che hanno fatto salire ai massimi da 14 anni il prezzo di riferimento del petrolio, il valore del Brent, che ha toccato quota 139 dollari al barile.

“Il governo federale Usa ha lavorato urgentemente per mesi con i suoi partner nell'Unione europea per sviluppare alternative all'energia russa” anche se “questo non può essere fatto dall'oggi al domani”, aveva detto Blinken facendo schizzare le tariffe del greggio.

La risposta di Scholz non si è fatta attendere. “L’Europa - ha spiegato il cancelliere - ha deliberatamente esentato le forniture di energia dalla Russia dalle sanzioni” approvate negli ultimi dodici giorni per rispondere all'invasione dell'Ucraina. “Fornire all'Europa energia per la generazione di calore, ma anche per la mobilità, la fornitura di elettricità e l'industria non può essere assicurato in nessun altro modo in questo momento”, ha aggiunto il successore di Angela Merkel. 

L’import energetico dalla Russia, ha concluso Scholz, “è quindi di fondamentale importanza per l'erogazione dei servizi pubblici e per la vita quotidiana dei nostri cittadini”. Una chiusura netta agli inviti arrivati da oltreoceano per mettere fine, una volta per tutte, al capitolo più importante delle relazioni commerciali Ue-Mosca. 

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